La Fortitudo con le spalle al muro «Basta fustigarsi. Conta solo vincere»
Alle 17.45 la Effe in campo per allungare la serie con il rebus Cinciarini: «Non so se giocherà»
Vittoria o vacanze, questa è l’alternativa. Fortitudo senza più il minimo margine di errore, oggi pomeriggio contro Trieste in gara 3 (17.45, diretta SkySport 2). E forse ancora senza Cinciarini: la presenza della guardia pesarese resta in forte dubbio, anche dopo quattro giorni di riposo assoluto dall’infortunio al piede di gara1. Si tenterà l’impossibile con un antidolorifico da cavalli, ma certo il giocatore più di e di sopravvivere pure a un paio di sfide senza domani, la terza e la quarta della serie con Brescia, anche quella iniziata con un brusco 0-2 in trasferta, ma portata poi alla quinta.
«A parte fare tiro ed esercizi di tipo muscolare, ieri alla squadra ho deciso di far vedere uno spezzone di una partita dell’anno scorso di Brescia — racconta il coach —la terza della loro serie con Scafati, in casa, quando erano sotto 2-0 e pari a pochi secondi dalla fine. Tiri liberi per gli altri, che li sbagliano entrambi e poi fanno due errori clamorosi a rimbalzo offensivo. Da lì Brescia è stata promossa. Tutto questo per dire che ogni serie può cambiare direzione in qualsiasi momento. Sarei felicissimo di vincere gara 3 con un tiro all’ultimo secondo. Poi vediamo quello che succede dopo».
Inutile pensare alla serie, l’imperativo è vincerne almeno una: per una questione di orgoglio, per allungare la stagione di altri due giorni, perché sarebbe triste se finisse tutto al PalaDozza, e magari anche solo per regalare al club un altro bell’incasso. Facendo finta di non sapere che la Trieste di oggi è squadra fortissima, che Cinciarini o no finora ha dominato tutti i confronti diretti, e che sarà difficilissimo sfilargli una serie che tiene in pugno.
Inoltre i biancorossi contro la Fortitudo sembrano sempre particolarmente ispirati, nelle ultime due stagioni tra stagione regolare e playoff hanno vinto 5 volte su 6: fu proprio loro l’unica vittoria esterna dell’intera stagione scorsa al PalaDozza. «Vincere là è difficile, ma ora pensiamo alla terza. Vivono un momento di fiducia ed energia straordinaria. Sono una squadra diversa da tutte le altre, ci creano problemi di accoppiamento enormi, specie con Parks e Da Ros. Poi i problemi aumentano se noi non segniamo mai da tre, magari anche perché tendiamo ad affrettare
Nessun pensiero Sarei felicissimo di vincere gara 3 con un tiro all’ultimo secondo. Poi vediamo che succede
anche i tiri aperti, temendo anche i difensori che arrivano da lontano. Ma sono tutte cose che sapevamo già».
Spalle al muro, per questa Effe così brutalmente maltrattata non solo in gara2 a Trieste, ma varie altre volte durante l’anno, c’è l’ultima occasione di far vedere che ha ancora qualcosa dentro. «Non è il momento delle autofustigazioni, è il momento di provarci. E Trieste in trasferta nei playoff ha già perso due volte contro Treviglio e una a Tortona: non sono imbattibili».