«Muri puliti», fondi dimezzati
Nel 2016 il Comune ha speso 170.000 euro, l’anno prima 310.000. Ai minimi anche l’attività di contrasto: solo 4 multati
Nel 2016 per pulire i muri da tag e graffiti il Comune ha speso la metà dei fondi rispetto al 2015: 170.000 euro contro 310.000. Scarseggiano anche le multe dei vigili: solo quattro nei dodici mesi precedenti.
Nel 2016 per pulire i muri della città da tag e graffiti il Comune ha speso 170.000 euro totali, suddivisi tra i fondi prelevati dal tesoretto della tassa di soggiorno (140.000 euro su quasi 5 milioni) e le risorse investite all’interno del contratto Global Service (30.000 euro).
Guardando alle cifre rese note da Riccardo Malagoli, assessore con delega alla Lotta al degrado, durante una commissione comunale, si tratta dell’investimento più basso degli ultimi quattro anni: i proventi utilizzati erano stati 510.000 euro nel 2013, circa 260.000 nel 2014 e 310.000 nel 2015 (per tutti e tre gli anni la media dei finanziamenti derivanti dal Global erano stati di 10.000 euro). In un solo anno si è quindi dimezzato il fondo per contrastare il vandalismo grafico sui muri bolognesi.
A sembrare poco in salute è anche il versante dei controlli, che nei dodici mesi passati ha fatto registrare un andamento non proprio esaltante: in tutto il 2016 sono state quattro le multe elevate dalla Polizia municipale contro gli imbrattatori, con multe da 500 euro ma che possono scendere a 100 se entro dieci giorni dalla contestazione della violazione il trasgressore rimedia al danno. Che su quel fronte ci fossero delle difficoltà lo dimostrano i numeri esigui snocciolati da Malagoli in Comune: a marzo risultava che dei 7.450 euro di multe fatte dal 2013 al 2015, solo 1.840 erano stati effettivamente incassati. Hera ha interrotto il servizio di pulizia muri il 31 marzo 2016, chiudendo quei primi tre mesi dell’anno con 8 interventi pari a 491 metri quadrati: nel corso del 2015 erano stati 366 interventi per 21.805 metri quadrati. La linea dell’amministrazione è quella di favorire questo tipo di interventi attraverso la cittadinanza attiva.
Proprio per questo è stato lanciato un bando per supportare i bolognesi che intendono armarsi di pennelli e pittura andando a selezionare operatori economici che dovranno fornire i materiali, aiutare e coordinare i gruppi di cittadini: il bando, dal valore di 134.000 euro con scadenza della presentazione delle offerte fissata al 19 giugno, è già finito nel mirino della Lega Nord, che con la consigliera comunale Paola Francesca Scarano, lo ritiene «dannoso, perché non incentiva al volontariato, favorendo solo associazioni e cooperative amiche dell’amministrazione, tanti diffondono l’educazione civica trovandosi sponsor, inoltre non vedendo risultati nella pulizia dei muri ci chiediamo dove finiscano questi soldi che investiamo tutti gli anni». Anche l’Alma Mater ha speso una discreta somma per la pulizia dei muri dell’ateneo dai graffiti e dalle tag: 80.000 euro dall’insediamento del rettore Ubertini.