Maestre intimidite, la Cgil promette sostegno legale
Dopo lo striscione no-gender contro le maestre di San Pietro in Casale arriva la solidarietà della Cgil. Pronta al sostegno legale alle insegnanti.
Un atto grave e da condannare, per cui i sindacati sono pronti a fornire anche un sostegno legale. Alle maestre di Poggetto (San Pietro in Casale) finite nel mirino di Forza Nuova arriva la solidarietà della Cgil e del Pd locale. Dopo le polemiche di quest’inverno, per aver portato gli alunni di terza e quarta elementare allo spettacolo «gender» Fa’afafine, le maestre delle scuole Rodari sono finite nuovamente nel mirino di Forza Nuova, che ha appeso un altro striscione a scuola in seguito a una notizia falsa, quella per cui nella scuola ci sarebbe stata la rappresentazione di un matrimonio tra due bambini maschi. Una notizia poi smentita, ma tanto è bastato a creare clamore e far spuntare sulla scuola lo striscione: «La vostra cultura è contro cultura». «Non è la prima volta purtroppo che le maestre vengono colpite così duramente e che ci raccontano di un clima insopportabile — dice Susi Bagni, segretaria Flc-Cgil di Bologna — assieme alla Camera del Lavoro esprimiamo solidarietà alle maestre. I bambini dovrebbero essere lasciati fuori dalle discussioni degli adulti. Rinnoviamo l’invito a chi vuole confrontarsi su temi di carattere culturale in luoghi deputati a farlo e in modo democratico». Una situazione che colpisce direttamente due maestre: «Non le lasceremo sole, speriamo che la questione — dice Bagni — torni in un alveo civile, ma se prenderà contorni differenti, valuteremo come comportarci. Ovviamente siamo in contatto con loro ed è chiaro che sono in difficoltà, avevano già ampiamente giustificato la situazione quest’inverno quando hanno portato le classi a una rappresentazione teatrale che faceva parte di un percorso didattico sull’accettazione dell’altro o sulle differenze».
Sulla stessa linea anche il Pd di San Pietro in Casale: « Ancora una volta hanno interferito con l’autonomia didattica della scuola di Poggetto, dando seguito peraltro alla bufala pubblicata dal quotidiano Il Giornale una settimana fa e poi smentita ufficialmente dalle maestre. La scuola pubblica statale non deve essere ostaggio di estremismi: sosteniamo l’autonomia didattica e la professionalità dei docenti e in particolare il plesso scolastico di Poggetto che rappresenta un’eccellenza nel panorama scolastico ed è un progetto educativo della cui difesa devono farsi carico la società e le istituzioni locali».Ieri , con una nota congiunta, il sindaco Claudio Pezzoli e la dirigente scolastica Elena Accorsi sono tornati sulla vicenda chiedendo alle forze dell’ordine che «quanto prima si individuino i colpevoli di azioni così vili e offensive verso gli insegnanti e l’intera comunità di San Pietro in Casale».
Il sindaco e la dirigente scolastica chiedono alle forze dell’ordine di trovare i responsabili