Corriere di Bologna

Il Bologna ha completato anche l’attacco. Per ora

Avenatti e Falletti chiudono il reparto in attesa delle cessioni. Ferrari a Verona, nodo sul riscatto

- Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cesar Falletti e Felipe Avenatti diventeran­no tra oggi e domani ufficialme­nte giocatori del Bologna, ma fate conto che già lo siano. Come sotto sotto ha fatto sapere lo stesso Daniel Delgado, agente dei due uruguaiani, che proprio per questo pomeriggio ha programmat­o un incontro con Claudio Fenucci e Riccardo Bigon.

All’atto pratico, è già tutto fatto al 99,99 per cento, la quadratura del cerchio è stata completata fin da lunedì pomeriggio, ma è chiaro che fino a quando non saranno state messe le firme no, non potrà cantare vittoria il Bologna. Che da una parte non nasconde il proprio ottimismo su come andrà a finire l’operazione, ma che da un’altra si guarda bene dal dire che la trattativa è chiusa, sapendo bene che fino a quando (appunto) non c’è il nero su bianco è opportuno tacere. Anche se di solito Delgado non è uno abituato a cambiare le carte in tavola da un colloquio a un altro.

Questo affare andrà a costare al club rossoblù sui 6 milioni di euro (compresi i bonus), e a meno di ripensamen­ti dell’ultima ora Falletti sbarcherà a Casteldebo­le a titolo definitivo mentre Avenatti con la formula del prestito con diritto di riscatto obbligato nel giugno prossimo. Se tutto andrà come previsto, sia il trequartis­ta sia l’attaccante arriverann­o a Bologna nelle prossime ore per sottoporsi alle visite mediche, e a meno di contrattem­pi tutti e due si aggreghera­nno alla squadra in vista del ritiro di Castelrott­o.

La chiusura riguarda Alex Ferrari. Che il giovane difensore tornerà a Verona è sicuro, ma per il momento Bologna e Verona stanno discutendo su quella che dovrà essere la formula della cessione. Il discorso è questo: i capi rossoblù vorrebbero che il riscatto da parte del Verona fosse obbligato in caso di salvezza e di un certo numero di partite giocate (la cifra si aggira sui 4 milioni di euro) mentre Maurizio Setti e Filippo Fusco preferireb­bero che il diritto di riscatto fosse aperto. E lo stesso desiderio lo avrebbe Ferrari, che ora come ora mette il Verona davanti al Bologna, volendo giocare con continuità, ma che vuole continuare ad alimentare la sua grande speranza, quella di poter diventare un giorno il terzino titolare del Bologna. Del suo Bologna.

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