Ex caserma Sani C’è il progetto con case e verde Manca il resto
Lo studio Dogma vince il bando per il restyling
«Ci sarà tanto verde». È la promessa di Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Investimenti Sgr, la società della Cassa depositi e prestiti che ha presentato il progetto per il restyling della ex Caserma Sani. Sull’area di 53.547 metri quadri tra via Ferrarese e via Stalingrado, sorgeranno residenze private e sociali, uffici, scuole e servizi sociosanitari. Il bando è stato vinto dallo studio Dogma, con sede a Bruxelles. Ora il Comune dovrà approvare il nuovo piano attuativo.
L’area è sterminata: 53.547 metri quadri tra via Ferrarese e via Stalingrado, tra la Bolognina e la Fiera. Qui, dove ci sono le spoglie della caserma Sani sorgeranno residenze private e sociali, uffici, scuole e servizi sociosanitari. «E ci sarà tanto verde», ha detto Marco Sangiorgio, direttore generale Cdp Investimenti Sgr, società della Cassa depositi e prestiti che è proprietaria della Sani e ha presentato ieri in Sala Borsa l’esito del concorso per la riqualificazione dell’area.
Alla gara, costata 200.000 euro, hanno partecipato 84 studi italiani e stranieri. Ha vinto Dogma, con sede a Bruxelles, una squadra di progettisti guidati da Pier Vittorio Aureli e Martino Tattara. Ora il Comune dovrà approvare il nuovo piano attuativo. Poi, la Cassa deciderà se vendere gli spazi ai privati o realizzare in proprio alcuni interventi. Ci vorranno degli anni. La Cassa è proprietaria in città di altri due immobili: la caserma Masini, occupata dal centro sociale Labàs e la caserma Mazzoni. Sangiorgi ha incontrato ieri alcuni esponenti di Labàs avvertendoli: «La via maestra è che troviate un accordo con il Comune. La nostra pazienza durerà ancora per qualche mese. È necessario che la caserma Masini sia vuota».