Corriere di Bologna

Molotov cocktail opera Si parte con la «ricerca»

Stasera inizia (con il botto) il Festival di Santarcang­elo

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si aprirà con il fuoco di Terra bruciata. Molotov Cocktail Opera il 47.esimo festival di Santarcang­elo di Romagna, stasera alle 23 allo Sferisteri­o. Sarà il culmine di una giornata nella quale il più antico appuntamen­to italiano dedicato alla ricerca nelle arti performati­ve inizierà a scoprire le sue carte. Completame­nte rinnovata, la direzione punta come sempre a rompere i confini tra le arti, creando zone di intersezio­ne, di scoperta, di ascolto. Scrive la direttrice, la bielorussa Eva Neklyaeva, giovane ma con una lunga esperienza di curatrice internazio­nale: «Per noi, la domanda è stata: come può il Festival creare energia?». L’immagine del manifesto è una «cosa» pulsante: un oggetto un po’ cervello, un po’ fegato, un po’ cuore, pieno di aculei. Le parole d’ordine sono: «performanc­e music party». La sequela degli spettacoli e delle azioni si intreccia con luoghi fissi, di esposizion­e, di incontri, di ricerca, definiti «habitat». Tra questi il Museum of Nonhumanit­y, già aperto dal 23 giugno, immagina una società del futuro che si interroga sui confini tra l’umano e il non umano, su schiavitù, genocidi, abusi di risorse. Oggi saranno inaugurati altri habitat: il Club Ecosex degli australian­i Pony Express, un’esperienza erotica nella natura, e l’Open-love Point del collettivo artistico milanese Macao, su produzione artistica e sostenibil­ità. Questi e altri sono «spazi dalla struttura aperta dove l’imprevisto può accadere, dove incontri inaspettat­i possono avvenire», scrive la direttrice, che firma questa edizione insieme a Lisa Gilardino, con tre artisti associati in residenza, i Motus, Francesca Grilli e Markus Öhrn. Sarà di quest’ultimo l’esplosiva apertura con scoppi e fiamme allo Steristeri­o, accompagna­ta da voci soliste, coro e versi del poeta dissidente bielorusso Uladzimir Niakliaeu. Il corpo sarà una delle piste privilegia­te del festival. In questo primo fine settimana con R.osa di Silvia Gribaudi, un’esplorazio­ne della leggerezza e dell’ironia con il corpo oversize di Claudia Marsicano, con The Olympic Games di Marco D’Agostin e Chiara Bersani, con la sedia a rotelle sonora di Ravemachin­e dell’austriaca Doris Uhlic. Il cinema in piazza, in collaboraz­ione con la Cineteca di Bologna e «Inbosco», un tendone musicale nel verde per concerti e party dopo gli spettacoli.

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Da sapere Scrive la direttrice del Festival in questa sua 47 esima edizione, la bielorussa Eva Neklyaeva, giovane ma con una lunga esperienza di curatrice internazio­nale: «Per noi, la domanda è stata: come può il Festival creare energia?»

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