Il diario segreto del commissario d’esame
Esami ormai agli sgoccioli: i candidati sono stati più bravi dell’anno scorso. Anche negli istituti tecnici risultati migliori. E un commissario raccoglie in un «diario» le risposte più simpatiche dei maturandi
Diverse lodi in più in alcune scuole, voti (seppur a macchia di leopardo) più alti, pochissimi bocciati. E qualche episodio simpatico registrato da un commissario esterno che ha scritto in un «diario» le risposte più simpatiche e i collegamenti più arditi fatti nelle tesine portate agli orali. Un esempio? «I tortellini sono fatti di meat of porky pig», come riporta il docente. È questo il bilancio della Maturità 2017 negli istituti di Bologna. Solo 8 i bocciati.
È finita anche la maturità 2017. Gli studenti di Bologna sono andati mediamente meglio dell’anno scorso: diverse lodi in più in alcune scuole, voti (seppur a macchia di leopardo) più alti, pochissimi bocciati. E qualche episodio simpatico registrato da un commissario esterno che ha scritto in un «diario» le risposte più simpatiche e i collegamenti più arditi fatti nelle tesine portate agli orali.
Non dovrà ripetere l’anno nessuno nei classici Minghetti e Galvani. Anzi, nel primo, guidato dal dirigente Fabio Gambetti, le lodi sono arrivate a 10 quest’anno, rispetto all’unica lode dell’anno scorso. Media dei voti 81. Ed è nella fascia tra 81 e 90 la votazione maggiormente conseguita al Galvani, dove le lodi sono aumentate da 10 a 12 e i 100 da 21 a 24 quest’anno. Sono aumentati anche i maturati con lode al liceo Laura Bassi: 8 contro i 4 dell’anno scorso. Tre le lodi e nessun bocciato su 223 ragazzi.
Tutti promossi (tranne un solo studente che non ce l’ha fatta al Fermi) anche negli scientifici. Al Fermi erano 262 i candidati: 21 usciti con 100, di cui 4 con lode. «In tre anni — spiega il preside Maurizio Lazzarini — le lodi sono aumentate da zero a 4 e anche le valutazioni complessive sono molto elevate». E sono cresciuti i maturati con voti tra il 90 e il 98 anche al Sabin, dove c’è stata una lode e sei 100. Mancano tre classi al Copernico (i maturandi sono 211), dove però quest’anno finora di 100 ne sono stati dati 5 e ad andare alla fine non supereranno i 10. Un dato in calo rispetto ai 21 dell’anno scorso. Sono per ora 3 le lodi: erano 7 l’anno scorso. Media dei voti quasi invariata: era 80,18 l’anno scorso, è 80,94 quest’anno.
Tutti diplomati anche all’artistico Arcangeli, dove sono 7 i 100, di cui uno con lode. La maggior parte (ovvero 61 studenti) dei 183 maturati è uscita con voti tra 60 e 70, seguiti dai 60 che han preso tra 71 e 80; 42 quelli che hanno preso voti tra 80 e 90.
Buone le prestazioni alla maturità anche nei tecnici. Si è alzato il numero degli studenti con voti alti al Belluzzi-Fioravanti, dove nessuno è stato bocciato: un 100 al Fioravanti, 4 al Belluzzi, dove il 33% ha preso voti tra 80 e 90, e un 100 anche al serale. «Sono aumentate le fasce più alte — dice la preside Roberta Fantinato — anche perché abbiamo puntato su tesine più laboratoriali. Questo ha aiutato i ragazzi, che sono riusciti ad esprimere i loro talenti e le loro passioni, e animato le commissioni». Un 100 e lode alle AldiniValeriani, dove ci sono stati solo 2 respinti. Voti sul 70 al Serpieri, che non ha avuto nè bocciati nè lodi, ma un 100. Nessuna lode, ma cinque 100 al Rosa Luxemburg, dove c’è stata maggiore conflittualità tra commissari interni ed esterni. Tutti diplomati i 117 studenti del Pier Crescenzi Pacinotti: sono usciti con 100 uno ragioniere e 4 geometri. È stata una buona maturità rispetto al passato quella all’Aldrovandi-Rubbiani: solo 2 respinti, 4 i 100, la maggior parte degli studenti (64) con voti tra 70 e 79. Tre invece i bocciati al Manfredi-Tanari, ma anche tre le lodi.
E non sono mancati gli episodi simpatici anche in questa maturità. Tanto che un commissario ha deciso di annotarsi le risposte più singolari dei maturandi. Come quello studente che, in una tesina sugli alcolici, fa un collegamento a Pascoli. «Perché collega Pascoli?». «Era alcolizzato», la risposta. Un altro cita nella tesina «ZeroZeroZero» di Saviano. «L’ha letto?», chiede il commissario. «No, ho visto il video di presentazione», risponde lo studente. C’è qualcuno che collega il tema principale della sua tesina, l’ovocita, con le donne nella Resistenza e qualcun altro che porta una tesina sui tortellini con un capitolo intitolato: «Dai diamanti non nasce niente, dai tortellini può nascere un fiore. Il viaggio del tortellino dalla tavola alla lettiera». E quando si chiede al candidato di fare un collegamento all’inglese, ecco la risposta: «I tortellini sono fatti di meat of porky pig». E chissà che questo «diario» non venga pubblicato per far sorridere chi gli esami li prende troppo sul serio.
Belluzzi Nelle votazioni più alte hanno inciso le tesine laboratoriali che hanno fatto emergere le capacità dei ragazzi
Pascoli Uno studente cita l’autore in una tesina sugli alcolici. «Perché collega Pascoli?». «Perché era un alcolizzato»