L’export vola Piastrelle e packaging a più 6%
La promessa del Comune ai sindacati. I nodi patrimonio e marchi in consiglio comunale
Volano packaging e piastrelle che portano l’export dei 19 distretti d’Emilia a crescere del 6% nei primi tre mesi del 2017 secondo il report di Intesa.
La Fiera resterà a maggioranza pubblica, mentre per quanto riguarda patrimonio immobiliare e marchi di via Michelino il Comune «trasferirà» la questione al Consiglio comunale. Aprendo la strada a una modifica della bozza del nuovo statuto. Sono le due aperture incassate, dopo oltre tre ore di discussione con l’assessore al Bilancio Davide Conte e il direttore generale di Palazzo d’Accursio Valerio Montalto, da Cgil, Cisl e Uil. Che, ora, cantano vittoria. Anche se la golden share, cioè il patto di sindacato tra soci pubblici sulla nomina del presidente, cadrà, come hanno confermato ieri Montalto e Conte: «Non sono state accolte tutte le nostre richieste ma neanche ce lo aspettavamo», commenta Alessio Festi della Cgil. Mentre per il segretario della Cisl Danilo Francesconi «abbiamo portato a casa un pezzo importante, che è quello della salvaguardia del patrimonio pubblico, degli investimenti e del futuro della Fiera».
Per Conte, l’incontro «ha portato un frutto importante che è quello della condivisione delle scelte». Per quanto riguarda le modifiche sulle modalità con cui verranno prese le decisioni su patrimonio e marchi della Fiera, la strada verso cui ci si muove è quella di un emendamento della maggioranza del Consiglio comunale, che riporterà sotto l’assemblea le decisioni su questi due temi. Andando, così, incontro alle richieste della Regione, che nei giorni scorsi aveva avanzato la stessa proposta. Resta però da convincere anche la Camera di Commercio, che ieri si è riunita in giunta: «C’è bisogno di un confronto — spiega il presidente della Mercanzia Giorgio Tabellini —. Per noi che queste tematiche restino in capo al cda va bene, ma comprendiamo che il problema del patrimonio è delicato». Insomma, vista anche la non contrarietà dei privati è probabile che la Mercanzia non si metterà di traverso. Sulla garanzia che la maggioranza resterà pubblica, si va verso un no alla riapertura dell’aumento di capitale richiesta dai privati. E quindi le quote dovrebbero rimanere quelle attuali, con i privati al 52%. Ieri, intanto, c’è stata la prima commissione comunale sullo statuto, con le minoranze contrariate per il poco tempo a disposizione (dopo un altro incontro domani, l’approvazione arriverà col consiglio di lunedì): «Non è concepibile che l’assemblea dei soci detti i tempi al Comune», sbotta Francesco Sassone di Forza Italia. Soddisfatto il Pd: «Siamo contentissimi della disponibilità data dalla giunta», commenta Raffaele Persiano. Che, ora, chiede di portare anche la nomina del presidente in mano all’assemblea con una maggioranza dell’80%. Anche se, su questo, è improbabile che Palazzo d’Accursio cambi rotta.