Fulmini, colpi di sole e palloni
Bologna arrivato in Alto Adige, un temporale spaventa tutti al primo allenamento Squadra in forma, capigliature nuove e Destro tirato a lucido. Festa per il compleanno di Verdi
CASTELROTTO (BZ) È partito decisamente con il botto il ritiro del Bologna in Alto Adige: alle 17.25 Roberto Donadoni aveva radunato la squadra per il primo allenamento stagionale a ranghi compatti e proprio mentre il tecnico stava iniziando il suo discorso un fulmine è caduto a pochi passi dal campo, sul bosco adiacente. Temporali estivi normalissimi da queste parti, ma la saetta e il successivo tuono hanno fatto sobbalzare i presenti — compreso parte dello staff e dello stato maggiore rossoblù presente a bordo campo, con il ds Bigon e il club manager Di Vaio che sono andati a ripararsi nelle vicinanze — e solo il prosieguo della stagione racconterà se il cielo ha inviato un messaggio propizio o un oscuro presagio.
Smaltita la paura iniziale, i 29 convocati hanno iniziato il loro allenamento: una sgambata leggera, tra palleggi, corsetta e torelli, prima del doppio allenamento odierno. Al gruppo rossoblù mancano solo Avenatti — alle prese con l’infezione alle vie respiratorie — e Gonzalez, impegnato in Gold Cup con la Costa Rica che nella notte tra martedì e mercoledì ha pareggiato 1-1 col Canada: non Alex Ferrari, che ieri ha svolto le visite mediche a Verona dove torna in prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni (salvezza e numero minimo di presenze). Circa una cinquantina i tifosi presenti ieri al primo allenamento e che un po’ come al primo giorno di scuola hanno cercato di prendere confidenza con i neo acquisti o coi nuovi look di chi c’era già: da Mounier con il capello totalmente ossigenato ai colpi di sole di Verdi — ieri festeggiato nel ritiro rossoblù all’Hotel Solaia per i suoi 25 anni — Poli e Masina, passando per la cresta di Falletti o per il fisico imponente di De Maio e del terzo portiere Santurro.
Note sparse: Destro pare tirato a lucido, mentre l’impressione è che Nagy abbia avuto un’estate di intenso lavoro sul piano muscolare per accorciare il gap fisico con i pari ruolo. In attesa delle prime prove tattiche sul campo, a Castelrotto le presenze sono già diverse: la stagione — assicurano gli esercenti e gli albergatori — sta andando forte anche a causa del caldo opprimente che attanaglia da settimane diverse città del Nord Italia e l’arrivo del Bologna farà il resto.
Il piatto forte del ritiro altoatesino è previsto per sabato 22 luglio, quando alle ore 21 suonerà nella piazza della scuola media del paese Luca Carboni: non a caso, Castelrotto per quel weekend è già soldout con 2.000 presenze già certe. Sarà la serata ufficiale di presentazione della squadra — che resterà sul palco per un’ora, prima che il rigido protocollo dello staff tecnico li costringa al rientro nelle camere — e si partirà con le prime note di «Silvia lo sai», quelle che recitano «La maglia del Bologna sette giorni su sette». Guest star della serata la gloria locale dello sci Peter Fill, che ripeterà lo scambio di maglie con Marco Di Vaio: nei due anni precedenti dopo la posa in rossoblù Fill ha vinto la Coppa del Mondo di discesa libera e il Bologna si è salvato con serenità. Quindi, anche se la scaramanzia non è tipica di queste latitudini, non c’è due senza tre.