Fuga dall’asilo, si muovono i pm
Nel mirino la riunione convocata durante l’orario di servizio Per la Procura si configura il reato di abbandono di minore
La Procura in campo nella vicenda della fuga di due bambini, lunedì scorso, dal campo estivo alla materna Giaccaglia Betti. I pm hanno aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, in cui si ipotizza il reato di abbandono di minore. Quello che i magistrati vogliono subito accertare è cosa sia accaduto durante la riunione fra maestre e pedagogista in corso proprio quando i bimbi si sono allontanati. Chi vigilava sui bambini?
Abbandono di minore è l’ipotesi di reato con cui il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha aperto un fascicolo sulla vicenda della fuga da scuola di due bambini di 5 e 6 anni che lunedì mattina si sono allontanati a piedi dalle Betti Giaccaglia.
La polizia ha inviato tutti gli atti in Procura, ma senza ipotizzare alcun reato, visto che le famiglie dei due bambini, superato lo spavento, hanno fatto un passo indietro rispetto all’ipotesi in un primo momento presa in considerazione di sporgere denuncia. Il pm ha però deciso di aprire un fascicolo per ora contro ignoti, per approfondire quanto accaduto. I fatti sono peraltro già oggetto di una indagine interna avviata dall’Istituzione Educazione Scuola, da cui dipendono le materne comunali. Il pm, che non è escluso quindi possa sentire nei prossimi giorni i protagonisti della vicenda, comprese maestre e genitori, vuole verificare se ci sono state violazioni dei doveri di custodia, da cui sia derivato uno stato di pericolo anche solo potenziale per i bambini. Bisognerà appurare se durante la riunione tra gli educatori che era in corso al momento dell’allontanamento dei due bambini, qualcuno sia rimasto a controllare i piccoli. Poi c’è la questione del pulsante che apre il cancello d’ingresso: le mamme avevano già notato fosse troppo in basso così da essere facilmente raggiungibile anche dai bambini, come effettivamente è avvenuto lunedì mattina.
I due piccoli, intorno alle 12.50, l’hanno premuto e sono usciti indisturbati dal cancelletto che dà sul giardino in un momento, dopo il pranzo e prima del riposino pomeridiano, in cui ci sarebbe stato un vuoto di vigilanza dovuto ad una riunione in corso tra maestre e collaboratrici. Riunione convocata dal pedagogista che non avrebbe dovuto svolgersi in quell’orario e comunque non senza che qualcuno rimanesse a controllare i bambini.
Sinora sono due le mamme che hanno deciso di ritirare i figli dal centro estivo, tra cui quella di Leonardo, uno dei due bambini protagonisti della vicenda. Altre mamme, però, compresa quella dell’altro compagno di fuga, difendono le maestre: «Fanno con amore il loro lavoro. É stato un incidente che non doveva succedere, ma per fortuna è finito bene». La preoccupazione è che, una volta appurate le responsabilità, all’inevitabile provvedimento disciplinare possa seguire anche il licenziamento, come previsto dal decreto Madia. La breve fuga dei due bambini, che hanno attraversato mano nella mano la trafficatissima via Irnerio, è finita bene anche perché, circa quaranta minuti dopo che avevano lasciato la scuola, li ha notati la titolare di un ristorante all’incrocio tra via Belle Arti e via delle Moline. La donna li ha fermati, gli ha chiesto cosa ci facessero da soli e ha chiamato la polizia. I due bambini stavano bene e non erano affatto spaventati.