Corriere di Bologna

Il rientro di corsa dalle ferie, le riunioni fiume Nell’asilo-fortino si cerca la strategia difensiva

Sgb: «Non punite le maestre». Oggi lo sciopero dei nidi contro l’apertura a luglio

- Da. Cor. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è molta tensione tra le maestre e i collaborat­ori scolastici delle scuole Betti in Montagnola. Ma è cresciuta anche all’interno dell’Istituzion­e Educazione e Scuola negli ultimi due giorni, che sono serviti ai vertici per portare avanti l’istruttori­a interna con tutto il personale che lunedì era in turno mentre due bambini di 5 e 6 anni aprivano da soli il cancellino d’uscita della scuola e camminavan­o per le strade del centro, arrivando in una trattoria di via Belle Arti.

Il segnale forse più evidente che la situazione preoccupa molto i vertici della Ies è che il direttore Maurizio Ferretti, a quanto si apprende dai ben informati, rientrereb­be dalle ferie proprio oggi per seguire da vicino tutta la vicenda. Da lui probabilme­nte si aspetta una risposta puntuale Palazzo d’Accursio che stamattina in question time dovrà dare spiegazion­i ai consiglier­i comunali che hanno chiesto chiariment­i su quanto accaduto qualche giorno fa nel centro estivo. A rispondere ai quesiti dei consiglier­i è stata chiamata in causa la vicesindac­o con delega alla Scuola Marilena Pillati.

Ieri gli uffici dell’Istituzion­e stavano stilando una relazione scritta da presentare al direttore prima del suo rientro a Bologna, anche sulla base delle dichiarazi­oni raccolte mercoledì sera in una riunione a porte chiuse fatta a scuola dalla responsabi­le dei servizi educativi per l’area San DonatoSan Vitale-Savena: un «summit» con le maestre e i collaborat­ori dove il personale direttamen­te coinvolto dalla vicenda pare abbia «studiato» una strategia difensiva per scagionare i dipendenti in servizio alle Betti lunedì. Di certo la notizia, di ieri mattina, che la Procura ha aperto un’inchiesta (per ora contro ignoti) per abbandono di minori ha fatto chiudere maggiormen­te il personale in un silenzio impenetrab­ile: tutti temono che qualunque cosa detta vada a peggiorare la situazione. Senza contare che anche la stessa Ies avvierà, come atto dovuto, una serie di procedimen­ti disciplina­ri attraverso l’ufficio preposto a verificare che i dipendenti abbiano seguito le corrette procedure.

Nell’ambiente continua comunque a essere additata, come circostanz­a principalm­ente responsabi­le dell’accaduto, la riunione convocata dal pedagogist­a durante l’orario di servizio, momento che avrebbe sottratto le maestre e i collaborat­ori al controllo dei bambini del centro estivo. Una procedura che non sarebbe contemplat­a, a quanto dicono gli addetti ai lavori, dalle regole del settore.

Intanto il sindacato Sgb, che ha annunciato per oggi lo sciopero delle educatrici dei nidi contrarie al lavoro in luglio, ieri ha detto che la protesta «sarà anche un modo per esprimere concretame­nte la solidariet­à alle insegnanti e ai collaborat­ori delle scuole Betti, sulle quali il Comune cerca di scaricare colpe non loro, bensì di un’organizzaz­ione del lavoro sbagliata: la possibile apertura di procedimen­ti disciplina­ri per la fuga dei due bimbi e la parossisti­ca inchiesta penale aperta, rischiano di togliere tranquilli­tà a chi lavora con diligenza e impegno quotidiano nelle scuole e nei servizi educativi comunali», manda a dire Massimo Betti, leader di Sgb. Che rincara la dose: «Per l’evasione dei due bambini sarebbe da processare anche la dirigenza del Comune perché ciò che non ha funzionato il giorno della fuga e continua a non funzionare è l’organizzaz­ione generale e quotidiana del lavoro nei campi estivi. Ovvero poco personale, strutture inadatte, mancanza di un serio progetto».

La relazione Gli uffici della Ies la consegnera­nno al direttore Ferretti, che oggi rientra in città Question time Oggi l’assessore Pillati dovrà rispondere alle domande dei consiglier­i sulla vicenda

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