La lotta contro 500 inquilini morosi Così l’Asp recupera quasi 3 milioni
Il bilancio in utile per 160.000 euro. Rizzo Nervo: «Sfida vinta»
Inquilini o ex inquilini morosi per 2 milioni e settecento mila euro, tanto che Asp, l’azienda pubblica dei servizi alla persona, che ha raccolto il patrimonio immobiliare delle ex opere pie di Bologna, ha dovuto avviare un’azione di recupero crediti nei confronti di 515 inquilini.
«La povertà in questo caso c’entra poco — ha spiegato Gianluca Borghi, amministratore unico di Asp — . Non pagare l’affitto era in gran parte dei casi un’abitudine pregresso. E il dato è lo storico anche rispetto a locazioni già terminate, ad ogni modo hanno messo in affanno il bilancio per 2,7 milioni di euro».
Così dal 2014 ad oggi Asp ha fatto ricorso oltre 150 volte in Tribunale «per sfratti o irregolarità nell’uso degli immobili», con esito «quasi sempre positivo» come sottolinea ancora Borghi. In tutto il patrimonio dell’azienda, frutto in gran parte di lasciti o eredità alle ex opere pie, garantisce 8,9 milioni di euro di ricavi da affitti. Asp è proprietaria anche di circa 2.000 ettari di terreni, che fruttano 1,5 milioni di euro all’anno. La maxioperazione di recupero crediti è una delle ombre del bilancio presentato ieri, oltre che dall’amministratore unico Gianluca Borghi, anche dall’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo. Il Comune di Bologna è azionista di Asp per il 97% del capitale sociale. E i conti presentati ieri sono positivi: il bilancio con ricavi superiori a 63 milioni di euro, con un utile di 160 mila euro.«Sono stati anni duri ed entusiasmanti che hanno permesso all’azienda di recuperare dopo anni in rosso l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti», ha aggiunto Borghi.«Si è vinta la sfida contro un certo pessimismo inconcludente, per il quale “complesso significa impossibile”», ha detto l’assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo.
L’azienda pubblica bolognese garantisce servizi per gli anziani, i minori e le famiglie, persone adulte in condizioni di svantaggio sociale ed economico e i migranti. Oltre 400 i dipendenti, e nell’ultimo anno gli utenti sono stati 11.735. Tra le voci attive di bilancio anche le rette pagate dagli utenti, soprattutto anziani: 10,4 milioni. Il valore totale delle 350 gare svolte per l’acquisto di beni e servizi è stato di 38 milioni, mentre sono stati 19 le assunzioni a tempo indeterminato lo scorso anno, a cui se ne aggiungono altrettante a tempo determinato. Tra i numeri dello scorso anno figurano anche le 559 persone accolte con il piano freddo.