Fiera, addio alla golden share dei soci pubblici
Isoci pubblici blindano l’abolizione della golden share per la presidenza della Fiera. Ieri mattina, con una nota, Comune, Regione e Camera di Commercio hanno confermato «l’impianto di statuto emerso dal tavolo tecnico del 27 giugno, in particolare riguardo alle modalità di elezione del presidente». Parte del gruppo Pd chiedeva di cambiare: non più, come previsto dalla bozza di statuto, con una votazione del cda a maggioranza dei due terzi, ma in assemblea con l’80%. Via libera alle modifiche per riportare all’assemblea le decisioni su marchi e patrimonio immobiliare, come chiedono Regione e sindacati, mentre per le partecipazioni si potrebbe decidere di lasciare al cda quelle per gli acquisti dei marchi. Ieri si sono incontrati anche i soci privati, che vogliono ottenere la riapertura dell’aumento di capitale per tornare maggioranza. Un tema dell’assemblea del 24, che però difficilmente verrà discusso. Sulle competenze in capo all’assemblea la linea è quella di proporre una soglia minima di valore sotto la quale lasciare le decisioni al cda.