Il «Sorcio» di Simenon che indaga in parallelo alla polizia
Luglio (per via delle vacanze) e dicembre (per via del Natale) sono i mesi in cui si vendono più libri e Adelphi non perde l’occasione per regalarci una lettura perfetta per il nostro tempo libero estivo: un nuovo romanzo di Simenon, uscito nel 1938 (il tempo non cancella il valore, semmai lo esalta!). Il Sorcio è un ex professore di musica che si è ridotto a fare il barbone, pur mantenendo una certa dignità: un giorno trova un portafogli contenente molti dollari, l’equivalente di 150.000 franchi, che gli permetterebbero di sistemarsi per il resto dei suoi giorni. Invece di tenerselo, lo porta al commissariato denunciando il ritrovamento, ben sapendo che se entro la fine dell’anno non verrà nessuno a reclamarlo spetterà a lui di diritto, e visto che l’ha trovato accanto a un cadavere... Ma poi il cadavere scompare, le cose prendono una piega inaspettata, e il Sorcio si ritrova a indagare in parallelo al commissario Lucas e all’ispettore Lognon per risolvere un enigma che lascia perplessa tutta la stazione di polizia. Tra i caffè sugli Champs-Elysées e gli alberghi di lusso attorno all’Opéra, una storia che vi farà spremere le meningi e vi divertirà. «Il Sorcio» di Georges Simenon Adelphi, pp. 155 – euro 18