«Non c’è più la villeggiatura Cambieremo»
Il turismo bianco è sempre più in calo e negli ultimi tre anni la neve non è quasi più arrivata sulle sue piste. A risentirne più di tutti è la zona del Corno alle Scale, dove il vecchio modello ricettivo fa ancora fatica a cambiare e c’è chi non ha né la voglia né le risorse per rinnovarsi e seguire i trend del momento. «La stagione sta andando molto bene ed è tutto esaurito fino a fine agosto, ed anche senza neve viaggiamo sulle 70-80 mila presenze. Se fossimo in una località appena avviata, sarebbe più facile partire — sottolinea Daniele Giacobazzi, responsabile del servizio Turismo dell’Unione Alto Reno —. Qui, dove c’è una tradizione consolidata, stiamo lavorando su prodotti nuovi, come il benessere e la gastronomia, in un contesto dove occorre cambiare, anche se non tutti, dopo la crisi, hanno le risorse per farlo». E c’è ancora chi continua a proporre il modello vecchio e definitivamente tramontato della villeggiatura e del turismo stagionale legato alla neve. «Ormai il turismo bianco sta venendo sempre meno, c’è stato un calo forte, anche se quando c’è la neve ancora si lavora bene e ci sono 2000 persone sulle piste. Quando ci sono le condizioni questo è ancora un fenomeno che tira, anche se sempre meno». Tra i nuovi fenomeni, che invece stanno attirando soprattutto i turisti d’oltreoceano, c’è il trekking travel: un servizio che, mette in collegamento i vari alberghi, e consente a chi si muove sulle due ruote di trasportare la valigia da una realtà ricettiva all’altra. Sono le varie strutture ad organizzarsi tra loro, in modo tale che i cicloturisti abbiano sempre i loro bagagli a disposizione. «Sappiamo che dobbiamo cambiare modo di fare turismo, stiamo cercando di rinnovare il nostro prodotto e di puntare più sulle attività complementari come le escursioni con le ciaspole nei nostri oltre 300 km di sentieri o le visite nei rifugi. Oggi il viaggiatore che viene da noi è sempre più mordi e fuggi e arriva tutto l’anno, non solo quando è stagione. Non c’è più spazio per la villeggiatura». In passato sono stati fatti degli errori, ma ora anche il Corno alle Scale cerca il rilancio. «Il turismo può consentire a questo territorio di farcela. Fare impresa turistica è possibile, ma se non c’è un vantaggio economico e fiscale è impossibile. Oggi è il momento migliore in cui è necessario fare degli investimenti, ma i nostri albergatori stanno uscendo solo ora dagli anni di crisi. Ci vorrà ancora del tempo, ma anche questa zona, come quelle più fortunate dell’Appennino, tornerà ad avere il suo giusto riconoscimento».
Identikit «Oggi il viaggiatore che viene da noi è sempre più mordi e fuggi e arriva tutto l’anno» Scommesse «Sappiamo che dobbiamo rinnovare, per esempio puntare sulle ciaspole»