Corriere di Bologna

«Passeggiat­e e beni culturali Per ripartire»

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È l’area che negli ultimi anni ha fatto il pieno di turisti. L’Unione dei Comuni dell’Appennino, che comprende le sue due più grandi attrazioni, la Rocchetta Mattei e la Via degli Dei, è la zona della montagna bolognese che più attira i visitatori. Nel 2016 i turisti stranieri sono aumentati del 70%, mentre le presenze e gli arrivi di italiani sono cresciuti del 13-14%. «E a fine stagione incremente­remo i nostri risultati» — sottolinea Marco Tamarri, dirigente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino —. «Proponiamo una ricetta semplice, un turismo di prossimità che piace: passeggiat­e, percorsi enogastron­omici e visite nei nostri beni culturali. Riusciamo ad intercetta­re molti viaggiator­i che, dopo aver fatto un giro in città, hanno voglia di passarsi una o due giornate in montagna». Una proposta, basata sul cosiddetto turismo esperenzia­le, che sta facendo registrare numeri positivi in tutta l’area che da Castel d’Aiano va fino a Vergato, Grizzana Morandi, San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Gaggio Montano, Marzabotto, Castel di Casio e Castiglion­e dei Pepoli. «Quando si costruisce un modello dove accanto alla visita al centro archeologi­co e ad un’escursione ci metti una bella degustazio­ne in un ristorante locale, la crisi non si sente. Non proponiamo un piatto unico da gustare, come solo la neve o solo le terme. Qui non abbiamo il lago di Garda o il Monte Bianco, ma tante piccole cose che, se unite, rendono la nostra montagna ancora più attrattiva». Oltre al Cammino degli Dei, anche la Rocchetta Mattei negli ultimi anni sta spopolando: dal 15 agosto 2015 all’estate 2017 sono stati staccati oltre 200 mila biglietti, pur rimanendo aperta solo il weekend. «Non ci siamo inventati nulla di nuovo, ma abbiamo copiato dai migliori. L’idea del Cammino degli Dei, ad esempio, arriva da Santiago: solo qui nel 2017 hanno aperto più di 20 strutture nuove. Quest’anno la stagione, per noi, si concluderà con il segno positivo. Non abbiamo ancora dati certi, ma basta vedere l’affluenza ai festival e agli eventi culturali che abbiamo organizzat­o: le presenze sono cresciute del 50%». Un altro settore che sta andando bene è quello del cicloturis­mo, soprattutt­o tra gli stranieri. «Oggi incontriam­o tanti ciclisti che si muovono con le borse, lungo la ciclovia del Sole che va da Capo Nord fino a Malta. È un fenomeno che sta andando sempre di più, grazie anche ai treni che hanno i ganci per le biciclette e collegano l’Appennino alla città».

Numeri Nel 2016 i turisti stranieri sono aumentati del 70%, gli italiani del 13-14% Formula «Qui non abbiamo il Monte Bianco, ma tante piccole cose che unite sono vincenti»

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