Ecco le fioriere pedonali anti terrorismo Dopo i T days parcheggiate sulla strada
Sono 27 e sono costate 150 mila euro. Il nodo del trasloco ai lati durante la settimana
Fioriere anti terrorismo ai tre varchi del T days. Dopo oltre sette mesi dalla richiesta di sostituzione della Soprintendenza dei primi e impattanti «new jersey» di cemento, installati dopo gli ultimi attentati con camion lanciati sulla folla, ecco finalmente le strutture progettate dall’ufficio tecnico del Comune.Più gradevoli esteticamente e meno costose. Per muovere i precedenti blocchi protettivi (750 kg proprio come le fioriere) all’inizio e alla fine del week end, il Comune ha speso in queste ultime 30 settimane ben 270 mila euro. I 27 nuovi elementi sono invece costati 150 mila. E per rimuoverli dalla sede stradale basta spingerli a mano essendo dotati di ruote che a riposo non si vedono, ma all’occorrenza spuntano fuori. Sono quindi mobili.
La disposizione delle nuove strutture, unite le une alle altre, è come quella precedente: su due file sfalsate da cinque e quattro blocchi per garantire l’accesso ai mezzi di soccorso. Ogni fioriera è lunga 1 metro e 60 e profonda 60. Con tanto di logo del T days, non è abbellita da fiori, ma da piante sempre verdi. Se si è fatto un sensibile passo in avanti per il contenimento della spesa e se la miglioria estetica è garantita durante il week end, sorgono forti fortissimi dubbi sulla loro sistemazione e quindi impatto alla fine del T days per i restanti cinque giorni feriali.
I nove blocchi presenti in via Indipendenza verranno riallineati a bordo strada, a ridosso dei portici in direzione della piazza paralleli alla strada, e forse non daranno troppo fastidio. Altro discorso per Ugo Bassi e Rizzoli. Nel primo varco le nove fioriere verranno spinte in via Sauro e posizionate fra i fittoni che proteggono la chiesa di San Gregorio e Siro dalle auto: vista le dimensione, le strutture fuoriusciranno di almeno 1 metro e 20 verso la strada. L’ufficio mobilità ha optato per la stessa soluzione anche sotto le Due Torri con nove blocchi infilati sempre longitudinalmente fra i fittoni di via Rizzoli fuoriuscendo per circa 60 centimetri verso la strada e altrettanti verso il marciapiede. Sulla carta un pasticciaccio, vedremo lunedì l’effetto che farà dal vero. Certo, nel primo caso si poteva pensare a piazzarli al posto di due stalli per auto all’inizio di via Sauro (affiancandoli e creando un’isola verde rialzata), mentre nell’area più trafficata dai turisti, sotto l’Asinelli, gli stalli da utilizzare sono quelli ora occupati all’inizio di piazza Mercanzia da taxi e mezzi merci proprio dove molti turisti vorrebbero fare le foto alle Due Torri. Vedremo all’alba di lunedì.