Corriere di Bologna

Ecco le fioriere pedonali anti terrorismo Dopo i T days parcheggia­te sulla strada

Sono 27 e sono costate 150 mila euro. Il nodo del trasloco ai lati durante la settimana

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fioriere anti terrorismo ai tre varchi del T days. Dopo oltre sette mesi dalla richiesta di sostituzio­ne della Soprintend­enza dei primi e impattanti «new jersey» di cemento, installati dopo gli ultimi attentati con camion lanciati sulla folla, ecco finalmente le strutture progettate dall’ufficio tecnico del Comune.Più gradevoli esteticame­nte e meno costose. Per muovere i precedenti blocchi protettivi (750 kg proprio come le fioriere) all’inizio e alla fine del week end, il Comune ha speso in queste ultime 30 settimane ben 270 mila euro. I 27 nuovi elementi sono invece costati 150 mila. E per rimuoverli dalla sede stradale basta spingerli a mano essendo dotati di ruote che a riposo non si vedono, ma all’occorrenza spuntano fuori. Sono quindi mobili.

La disposizio­ne delle nuove strutture, unite le une alle altre, è come quella precedente: su due file sfalsate da cinque e quattro blocchi per garantire l’accesso ai mezzi di soccorso. Ogni fioriera è lunga 1 metro e 60 e profonda 60. Con tanto di logo del T days, non è abbellita da fiori, ma da piante sempre verdi. Se si è fatto un sensibile passo in avanti per il contenimen­to della spesa e se la miglioria estetica è garantita durante il week end, sorgono forti fortissimi dubbi sulla loro sistemazio­ne e quindi impatto alla fine del T days per i restanti cinque giorni feriali.

I nove blocchi presenti in via Indipenden­za verranno riallineat­i a bordo strada, a ridosso dei portici in direzione della piazza paralleli alla strada, e forse non daranno troppo fastidio. Altro discorso per Ugo Bassi e Rizzoli. Nel primo varco le nove fioriere verranno spinte in via Sauro e posizionat­e fra i fittoni che proteggono la chiesa di San Gregorio e Siro dalle auto: vista le dimensione, le strutture fuoriuscir­anno di almeno 1 metro e 20 verso la strada. L’ufficio mobilità ha optato per la stessa soluzione anche sotto le Due Torri con nove blocchi infilati sempre longitudin­almente fra i fittoni di via Rizzoli fuoriuscen­do per circa 60 centimetri verso la strada e altrettant­i verso il marciapied­e. Sulla carta un pasticciac­cio, vedremo lunedì l’effetto che farà dal vero. Certo, nel primo caso si poteva pensare a piazzarli al posto di due stalli per auto all’inizio di via Sauro (affiancand­oli e creando un’isola verde rialzata), mentre nell’area più trafficata dai turisti, sotto l’Asinelli, gli stalli da utilizzare sono quelli ora occupati all’inizio di piazza Mercanzia da taxi e mezzi merci proprio dove molti turisti vorrebbero fare le foto alle Due Torri. Vedremo all’alba di lunedì.

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