Corriere di Bologna

Donadoni aspetta Palacio. E incrocia le dita

- Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

tanto mestiere. Vi spieghiamo il motivo: prendiamo tanto per fare dei nomi Cutrone del Milan, Pinamonti dell’Inter e per certi versi anche Kean della Juventus, anche se questo ragazzo più degli altri due ha le qualità per giocare anche da secondo attaccante. Cominciamo. Primo punto: Cutrone, Pinamonti e lo stesso Kean arriverebb­ero a Bologna solo in prestito secco, con premio di valorizzaz­ione a favore del Bologna. E allora ci chiediamo: il Bologna di Saputo che legittimam­ente fa fatica come concetto a portare uno di 35 anni a Casteldebo­le, di colpo ha deciso di mettersi a lavorare per il bene delle altre società? Secondo punto: l’arrivo a Bologna di uno di questi tre, anche se bravi, rischiereb­be solo di oscurare Petkovic, Okwonkwo e una volta che avrà battuto il suo guaio fisico (con la speranza che lo batta) lo stesso Avenatti, che rappresent­ano un patrimonio della società. Terzo punto e qui torniamo al concetto precedente: Donadoni non ha bisogno di un’alternativ­a a Destro, ce l’ha già e si chiama Petkovic, ha necessità di un giocatore che alle sue spalle sappia lavorare per la squadra e sia intelligen­te dal punto di vista tattico. Se non si fosse fatto male Falletti il Bologna avrebbe potuto prendere anche una prima punta giovane tanto per vivere più sereno, ma con Falletti fermo ai box ha bisogno di un altro tipo di giocatore di attacco. Intanto ieri da Pescara è rimbalzato a Bologna il nome di Ahmad Benali, un trequartis­ta che piace anche alla Samp.

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