Corriere di Bologna

La vacanza spezzatino ripopola la città «Diamo un servizio, chiuderemo a Natale»

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non sarà semplice fotografar­e via Rizzoli deserta — voi e le Due Torri senz’anima viva intorno — neppure oggi che è Ferragosto. Il vuoto assoluto delle estati del secolo scorso non c’è più da anni. Dimentichi­amoci quella città, con le sue visioni poetiche e metafisich­e, per alcuni potenti e irripetibi­li (se non l’anno dopo) per altri angosciant­i. Quella Bologna libera, spaziosa e silenziosa è solo un ricordo del passato. C’è rimasto solo il caldo. Tutto il resto è cambiato.

Oggi tutto scorre senza soluzione di continuità. Muta lo stile di vita, non più villeggiat­ure familiari di un mese «stessa spiaggia, stesso mare», ma da un po’ vacanze spezzatino, una settimana qua e una là. Risultato: più bolognesi sotto i portici e qualche negoziante che ha iniziato a scommetter­e sui concittadi­ni rimanendo aperto. Trovare un bar aperto per un caffè o un tabaccaio per le sigarette (bisogni primari in quei giorni), non è più stata una mission impossible. Il Cantagallo h24 ha smesso di essere l’oasi salvifica di tabagisti e assetati. Il primo vero segnale «istituzion­ale» di queste mutate abitudini è stato l’allungamen­to, alcuni anni fa, della stagione di Sotto le stelle del cinema: non più fine luglio, ma metà agosto.

Ora però Bologna sta cambiando ulteriorme­nte pelle. Sul Crescenton­e, sotto il solleone, non solo bolognesi ma tanti tanti turisti. Non le orde «veneziane» o «fiorentine», ma presenze visibili e tangibili. E non si possono ignorare. La città con i suoi servizi e i commercian­ti con i loro stanno imparando, piano piano, ad accoglierl­i. Solo rispetto all’anno scorso (quando in tanti, ancora pigri e disattenti, abbassaron­o le serrande, come al Mercato delle Erbe), in questa estate 2017 sono più della metà gli esercenti aperti. Bar e ristoranti in primis, ma anche la Velostazio­ne dove arrivano frotte di stranieri. «Vogliamo dare un servizio, chiuderemo solo a Natale». Il Quadrilate­ro è lo specchio di questa trasformaz­ione, anche se questa tendenza è stata abbracciat­a anche da chi ha clienti indigeni. Un po’ di passato si respira giusto in periferia. In centro invece i locali food aperti sono tutti sold out. Guide turistiche all’opera con l’ombrellino e i turisti dietro. In giro ragazzi con lo zaino in spalla, cicloviagg­iatori, giapponesi in libera uscita da Firenze. Cose mai viste. E gli albergator­i non si lamentano. Un altro mondo, abituiamoc­i.

Folla a Bologna Welcome, forte di sei operatrici e due stagisti liceali, «arrivano da tutto il mondo, provenienz­e eterogenee, più adulti che giovani, soggiorni brevi». Top delle richieste: cibo, un tour di una giornata, il bus turistico, Asinelli e San Luca, servizi igienici. E informazio­ni e insegne in inglese. Maybe next time.

 ?? In centro ?? Coda di turisti ieri mattina alla Torre degli Asinelli
In centro Coda di turisti ieri mattina alla Torre degli Asinelli

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