Quando non c’era un cane Andrea Roncato: «E ora sembra Parigi»
«Certo che a Bologna a Ferragosto non c’è un cane!», sbottava Gigi Sammarchi nel finale di «Acapulco, prima spiaggia... a sinistra». Lui e Andrea Roncato erano costretti a rientrare in città dopo la disastrosa vacanza in Riviera. Era il 1983 e per quanto le riprese fossero state a giugno, la pellicola consacrava una singolare verità: lo spopolamento del capoluogo in piena estate. Un trend che, quasi 35 anni dopo, sembra essere svanito.
Roncato, oggi la girerebbe di nuovo quella scena dove in una Strada Maggiore deserta riecheggiano solo i vostri passi?
«Certo! Ci sarebbero solamente più persone».
Quindi anche adesso lei la vede più piena di un tempo?
«Be’, sì. Sa, d’estate noi bolognesi contribuivamo a svuotarla andando a Riccione e non ci rendevamo conto che era deserta. Adesso vederla così mi fa piacere. Si vede che è un passo avanti: qui si mangia bene, è pulita, è elegante, ci sono negozi per lo shopping. E finalmente lo hanno capito tutti, anche gli stranieri. Che a Bologna vengono trattati meglio».
Voi però alla mitica pensione Celso del film non siete stati trattati benissimo.
«Ma quella era una caricatura, perché faceva ridere. Adesso se vai alla pensione Celso sei trattato meglio che altrove. Io vivo a Roma, ma il mio cuore batte ancora qua. Recentemente sono tornato per recitare in “Coliandro” e nel nuovo film di Pupi Avati “Il fulgore di Dony” e si vede che la gente sa vivere. Sono comparsi tanti nuovi locali e quando entri ti sembra di stare a Parigi. Ti siedi ovunque e oltre al drink ti portano una prelibatezza da assaggiare. Altrove sbagliano i bicchieri, non sanno cos’è un Martini… ». Colpa o merito di qualcuno? «Merito di chi l’ha governata e dei bolognesi. Bologna è una città aperta. Anche la crisi diciamo che è servita: la gente ha capito che bisogna fare di più, tenere aperto d’estate, andare incontro al turista, non è vero che il lavoro non c’è bisogna aver voglia di lavorare. C’è una cosa però che qui manca». E quale? «Una squadra di calcio più agguerrita».