Palacio non risponde, vuole l’Atalanta Il Bologna aspetta e cerca alternative
Se tutto salta, potrebbe esserci la clamorosa virata su Pavoletti. E Destro dovrà reagire
C’è un motivo alla base di tutti questi tentennamenti da parte di Rodrigo Palacio, che continua a rimandare giorno dopo giorno la decisione sul suo domani. Eccolo: l’attaccante argentino si tiene buone le soluzioni Bologna, Genoa (e anche Chievo) ma in realtà aspetta l’Atalanta. Che sul suo conto tuttavia è divisa: Gian Piero Gasperini, che lo ha avuto nel Genoa, lo rivorrebbe fortemente e lo chiama tutti i santi giorni per convincerlo a prendere tempo con le altre società, mentre Luca Percassi e il direttore sportivo Giovanni Sartori almeno per ora hanno altre idee nella testa. Nel senso che vedono la squadra già coperta così com’è in attacco e caso mai sarebbero pronti ad aggiungere un prospetto e non una punta di 35 anni.
Sì, per certi versi è quello che è successo al Bologna fino a una settimana fa, con Roberto Donadoni che sognava Palacio anche di giorno e Riccardo Bigon che pensava ad altri. A oggi tutti i capi rossoblù lo accoglierebbero a braccia aperte. Certo, alla luce di alcuni particolari non di poco conto. Il primo: senza operazioni in uscita non possono essere fatte operazioni in entrata. Il secondo: il mercato passa poco o niente se non hai portafoglio. Il terzo: considerato che c’è Mattia Destro, devi andare a prendere un attaccante di un certo tipo, che sappia giocargli alle spalle nel 4-2-3-1 o che possa anche fare l’esterno nel caso in cui Donadoni decidesse di tornare al 4-3-3 dopo il rovescio umiliante contro il Cittadella.
Detto che a questo punto il Bologna se non fosse in emergenza avrebbe già dovuto far sapere a Palacio di non voler essere la ruota di scorta di nessuno e di conseguenza di togliersi dalla corsa, va sottolineato come Bigon stia percorrendo anche altre piste, in attesa che l’attaccante argentino si degni di comunicare qualcosa. Il responsabile dell’area tecnica sta visitando il mercato italiano e quello estero, anche se chi ha gli attaccanti bravi o se li tiene stretti oppure per mollarli pretende un occhio della testa.
Se dopo quello che è accaduto sabato, con Destro sostituito alla fine del primo tempo, potrebbero cambiare alcuni scenari? Di sicuro quel Destro ha fatto riavvicinare a Casteldebole tanti fantasmi del passato, nel senso che di fronte a un’offerta buona il Bologna potrebbe anche entrare nell’ordine di idee di cederlo, il punto è che proposte non ce ne sono almeno per il momento e allora come fai a regalare (o quasi) quello che è un tuo patrimonio? Morale: per lui (come per Donadoni e l’intera squadra, è giusto rimarcarlo) sarà fondamentale la sfida di domenica notte contro il Torino. È evidente che di fronte a un’altra sua partita carica di silenzi, Bigon potrebbe anche andare alla ricerca di un giocatore che possa anche insidiargli il posto, perché con il Destro del campionato passato ecco che il Bologna rischierebbe l’osso del collo in chiave salvezza. Djordjevic? Pavoletti? I profili in questo senso sarebbero quelli giusti, ma occorrerebbe che la Lazio e il Napoli li dessero con la formula del prestito quasi gratuito e al tempo stesso contribuissero anche pesantemente al pagamento dell’ingaggio.