Merola-De Maria, nessun accordo Sarà sfida aperta fra tre candidati
Fallito l’ultimo tentativo unitario: sarà sfida aperta. Il segretario regionale dem: abbassate i toni
Fallisce anche l’ultima mediazione del sindaco Merola con il deputato Pd Andrea De Maria e dunque si apre quello che, a seconda dei punti di vista, sarà una vera e propria conta nel partito o il primo congresso vero del Pd.
La sfida tra Francesco Critelli (area Orlando), e Luca Rizzo Nervo (area Renzi) sostenuto anche da pezzi dell’area Orlando, con Piergiorgio Licciardello come terzo incomodo. Oggi al Parco Nord a pranzare con i volontari arriva il segretario del Pd Matteo Renzi.
Anche l’ultima mediazione è fallita e si va verso un congresso vero del Pd con una sfida all’ultimo voto tra Luca Rizzo Nervo, candidato dell’area Renzi sostenuto da un’alleanza trasversale, e il segretario uscente Francesco Critelli, area Orlando. Il terzo incomodo, il candidato renziano dell’area PerDavvero Piergiorgio Licciardello, potrebbe avere un ruolo importante se nessuno dei due principali candidati arrivasse al 50% dei consensi e il segretario del Pd di Bologna si eleggesse così nell’assemblea provinciale.
L’ultimo tentativo di scongiurare quella che per qualcuno sarà una conta piuttosto sanguinosa e che per altri è invece finalmente il primo congresso vero è stato fatto ieri a pranzo tra il deputato del Pd Andrea De Maria, grande elettore di Critelli e il sindaco Virginio Merola, anche lui schierato con la sinistra del partito ma che a questo congresso ha deciso di sostenere la candidatura del suo assessore, Rizzo Nervo. «Ci pare ormai acquisito — hanno detto Merola e De Maria — che vi saranno più candidature e non si realizzeranno le condizioni per un congresso unitario. Ognuno di noi sosterrà il candidato che riterrà più adeguato quando saranno formalizzate le candidature». Per il resto, prosegue la nota congiunta, «proseguiremo il nostro impegno comune di elaborazione e proposta sul Pd e il centrosinistra. Auspichiamo un congresso di confronto sui contenuti in positivo per fare tutti il bene del Pd di Bologna». La battuta che i due dovrebbero ristampare il libro pubblicato tempo fa che si chiamava Insieme è troppo facile, ma di certo quando si prendono strade diverse non si è sempre sicuri di rincontrarsi davvero. Il faccia a faccia è stato breve e nessuno ha avanzato proposte all’altro per una mediazione. In particolare De Maria, dopo aver letto della riunione operativa al Parco Nord dell’area di Rizzo Nervo e dell’imminente annuncio di candidatura dell’assessore, ha considerato che non ci fossero più gli estremi per tentare un accordo.Nelle stesse ore in cui Merola e De Maria auspicavano un congresso positivo volavano botte da orbi tra i due fronti, tanto che nel corso della giornata ha sentito la necessità di provare ad abbassare la temperatura politica anche il segretario regionale dem, Paolo Calvano.
«Quando si ha un incarico di partito — sottolinea Calvano — tutto quello che si dice, si scrive e si fa, ha ricadute non solo su se stessi, ma soprattutto su chi si rappresenta, sul Pd. Gli errori, le scivolate dei singoli, diventano sbagli del partito che rappresenti. Credo che sia doveroso tenerlo sempre ben impresso nella mente». Il dibattito tra di noi, prosegue Calvano, «ci deve essere ma deve essere educato, rispettoso, altrimenti facciamo scemare la nostra credibilità». Ieri si è schierato con Rizzo Nervo ufficialmente anche l’ex deputato Salvatore Vassallo: «Al congresso provinciale ci saranno in gioco due sole cose rilevanti. L’allineamento della linea politica della federazione bolognese ai risultati del congresso nazionale e lo stile di conduzione del partito in ambito locale. La candidatura dell’assessore ha una chiara connotazione sul primo e sul secondo punto».
Settembre sarà il mese più lungo per il Pd bolognese da molto tempo a questa parte. Rizzo Nervo si candiderà nelle prossime ore e lo farà aggiungendo alla sua proposta politica alcune proposizioni a cui sta lavorando e a quel punto è possibile che anche Critelli si candidi. Chissà che prima della fine della Festa non si faccia in tempo ad assistere a un dibattito sul tema.
Paolo Calvano Il dibattito deve essere educato, rispettoso, altrimenti è a rischio la nostra credibilità Salvatore Vassallo In gioco l’allineamento della federazione al nazionale e lo stile di conduzione del partito