Tessere, fondi e affondi In scena la guerra fratricida
Critelliani contro Rizzo Nervo per la tessera tardiva. Lepore in difesa
Per ora l’appello a moderare i toni è caduto nel vuoto. Ieri sono partiti colpi bassi tra i sostenitori di Critelli e quelli di Rizzo Nervo tra tessere da rinnovare e uso dei fondi del partito.
Rimasto fuori dalla Festa dell’Unità, il Pd celebra su Facebook il dibattito sul congresso. E come accade spesso sui social, i colpi sotto la cintola sono dietro l’angolo. Non si contano quelli partiti ieri tra diversi dirigenti dem. Tesseramenti e contributi al partito il contendere della rissa. Protagonisti gli assessori Luca Rizzo Nervo e Matteo Lepore da una parte, i Giovani Democratici e il responsabile organizzazione del Pd, Alberto Aitini, dall’altra.
Rizzo Nervo (e pure il sindaco Virginio Merola) non avrebbe rinnovato la tessera, si legge sulla stampa cittadina. L’assessore risponde che si è appena iscritto e se non c’è riuscito prima è stato solo per impegni suoi e di chi doveva fargli la tessera. Un po’ tardi, gli replicano da Via Rivani. «Il nostro regolamento — osserva Aitini — dice che i membri della direzione, di cui entrambi facciamo parte, devono fare la tessera entro i primi quattro mesi dell’anno». Ma per Rizzo Nervo, convinto che l’indiscrezione sia partita proprio da Via Rivani che ha in mano la partita delle tessere, è stata così lesa la sua privacy. «È un tema politico, non di privacy», fa muro il critelliano Aitini.
Fin qui i toni politicamente devastanti, ma tutto sommato civili, per chi nel partito spera ancora in un congresso pacifico e sui contenuti. Gli stracci volano altrove. Quando Lepore si chiede come il partito abbia usato i soldi che i dirigenti versano nelle casse della Federazione (Rizzo Nervo, ad esempio, afferma di aver dato 30.000 euro in sei anni), il dibattito in pochi minuti trascende. «Se tu avessi partecipato alla direzione provinciale sul bilancio lo sapresti», lo attacca il segretario dei Giovani Democratici Francesco Massarenti, vicino a Francesco Critelli. Seguito da interventi simili di altri esponenti dell’organizzazione giovanile del Pd e pure del terzo candidato, Piergiorgio Licciardello («Il primo passo per promuovere un’adeguata discussione sul tema sarebbe quello di essere presenti alle riunioni»).
«È arrivata la cavalleria», scherza Lepore. Ma c’è poco da ridere e Lepore è il primo a saperlo, quando dice che diffondere la notizia del tesseramento di Rizzo Nervo «è molto impolitico oltre che scorretto». Anzi, per essere più chiaro: «Una roba che fa schifo». Rizzo Nervo ci prova pure a mettere un argine, ma i suoi ripetuti appelli a fermarsi («Basta vi prego! Stiamo offrendo uno spettacolo trash sul nulla», si sgola più volte l’assessore al Welfare) restano inascoltati. Il duello tra Lepore e gli esponenti di Gd continua. «Polemiche inutili ed eterodirette», poi «nella mia vita ho montato più Feste dell’Unità di te», scrive l’assessore all’Economia. A rispondergli è il giovane dem Edoardo D’Alfonso Masarié: «Usare gli anni di volontariato come clava per bastonare altri è una cosa che ti disonora».
In difesa di Rizzo Nervo arriva infine anche la senatrice dem Francesca Puglisi: «Le truppe di Critelli si astengano dall’usare toni di vera aggressione personale nei confronti di Luca». Ma oramai la valanga è partita. E oggi, in questo clima, alla Festa dell’Unità arriva il segretario Matteo Renzi.
Lepore Pubblicare dati coperti da privacy è scorretto, fa schifo Aitini Chi siede in direzione deve tesserarsi entro aprile In questo clima di veleni oggi arriverà alla Festa dell’Unità l’ex premier Matteo Renzi