Corriere di Bologna

Il momento di Masina e Donsah

Dopo la chiusura del mercato Il terzino e il centrocamp­ista sono stati a lungo sulla lista dei partenti Ora il Bologna vuole allungare a entrambi il contratto. Ma il verso scoglio della trattativa resta l’ingaggio

- Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Invece di lasciare, raddoppian­o. O meglio, dopo averli messi sul mercato ed essere stato a due passi dalla loro cessione ora il Bologna è entrato nell’ordine di idee di allungare il contratto di tutti e due, sia quello di Godfred Donsah che quello di Adam Masina. Le prove di rinnovo e di adeguament­o cominceran­no presto, e la sensazione è che il Bologna troverà meno ostacoli su Donsah che su Masina. E non solo perché l’attuale contratto del giovane ghanese scade nel giugno 2020, mentre quello del ragazzo cresciuto a Casteldebo­le scade un anno prima.

Giovedì sera Di Vaio ha fatto sapere che non è vero che Masina ha rifiutato l’allungamen­to del contratto: bene, dopo aver detto che questa frase fa parte del gioco e che ha fatto piacere anche all’entourage del giocatore, va sottolinea­to come non solo Masina non avesse accettato nei giorni precedenti i 500 mila euro che gli erano stati proposti ma che a queste condizioni economiche non firmerà neanche più avanti.

Per un motivo su tutti: se tu a chi mi vuole chiedi dai 13 ai 14 milioni di euro per darmi via poi devi metterti in testa che la cifra offerta per l’ingaggio non è sufficient­e, perché i numeri dell’ingaggio stesso devono essere parametrat­i a quelli che pretendi per la cessione.

Parliamoci chiaro, fino a metà pomeriggio inoltrato dell’ultimo giorno di mercato Masina ha creduto di poter andare a giocare in Ligue 1, nel Monaco, sapendo di essere molto stimato da Jardim. Sempre Di Vaio ha informato giovedì che l’unica offerta concreta per Masina l’ha formulata il Siviglia (dopo che per giorni era stato detto che al Bologna non erano arrivate proposte ufficiali), e per certi versi è così, perché il Monaco aspettava di chiudere alcuni movimenti interni prima di dare l’assalto alla società rossoblù per il giovane esterno. Non a caso Marco De Marchi, l’agente di Masina, è rimasto in attesa di una chiamata da Montecarlo per tutto il pomeriggio. Non solo: attorno alle 15 di giovedì, dal club monegasco arrivavano indiscrezi­oni secondo le quali una proposta scritta molto importante sarebbe partita nel giro di qualche minuto, ma così non è stato. E il motivo sarebbe stato questo: non essendo uscito un esterno di difesa, non poteva a quel punto entrare Masina. Che non deve esserci rimasto bene, ritenendo che quello del Monaco e prima quello del Siviglia fossero per lui i treni della vita.

A questo punto toccherà al Bologna prima di tutto cancellare la loro delusione e soprattutt­o far sentire questi ragazzi finalmente importanti, perché se Masina voleva andare via, se Donsah faceva il tifo per sbarcare al Torino e se Taider aveva già dato la sua benedizion­e al trasferime­nto al Genoa un motivo ci sarà. E qualche domanda dovranno porsela anche Bigon, Di Vaio, Donadoni e il suo staff, perché i giocatori sono spugne come i bambini, assorbono tutto, dagli eventuali insegnamen­ti che gli dai alla fiducia o alla sfiducia che gli fai avvertire. E attenzione, questo discorso vale anche per Crisetig, Mbaye, Kraft, insomma per tutti quelli che non sembrano albergare nell’attico dei pensieri dell’allenatore. Traduzione: se Donsah, Masina e gli altri avvertiran­no maggiormen­te questa stima da parte della società e di Donadoni cambierann­o tante cose, tutto diventerà più facile e probabilme­nte migliorera­nno anche i risultati.

L’affare Taider Il centrocamp­ista aveva dimostrare di gradire il trasferime­nto al Genoa di Iuric

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