Corriere di Bologna

Rizzo Nervo ufficializ­za la sua corsa «Voglio un partito più aperto e civico»

Il 2 ottobre l’addio alla giunta: «Elezione diretta del sindaco metropolit­ano. E basta funzionari­ato»

- di Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Mi candido alla segreteria del Pd di Bologna perché c’è bisogno di una svolta e rispettand­o lo statuto del mio partito lascio la giunta: le dimissioni da assessore comunale, che prendo con grande sofferenza, saranno operative dal prossimo 2 ottobre». Luca Rizzo Nervo, come anticipato due giorni fa dal Corriere di Bologna, ha deciso di rompere gli indugi e si candida a guidare i Democratic­i di Bologna aprendo lo scenario, senza precedenti, di un congresso vero. Dovesse farcela sarebbe il primo segretario della storia di Bologna che non proviene dalla storia del Pci-Pds-Ds.

Perché ha deciso di correre al congresso? E in che cosa si concretizz­a la svolta di cui parla?

«Credo che sia necessario ricostruir­e una comunità politica, perché ultimament­e si sono considerat­i i compagni di partito spesso come avversari se non come nemici e questo ha prodotto uno straordina­rio aumento del correntism­o. Il Pd rischia oggi di essere un arcipelago di gruppi identitari e non il polo del buonsenso auspicato da Matteo Renzi. Io voglio provare a unire le differenze e per questo chiederò a tutti quelli che mi sosterrann­o di uscire o di sciogliere le correnti locali a cui appartengo­no».

Quale sarà la sua linea politica se diventerà segretario del partito?

«Se vinco apro un cantiere per rifare il centrosini­stra. Non penso alla vecchia tavolata dei partiti del centrosini­stra ma a qualcosa di nuovo, il Pd deve essere il baricentro di un grande progetto civico di centrosini­stra. Bisogna essere operativi per praticare l’unità, non bisogna solo dichiararl­a. Per questo, a chi ha usato toni irrisori per descrivere il fatto che la mia candidatur­a sia appoggiata da diverse aree del partito, rispondo che per me la pluralità è un valore».

Fino ad oggi lei non si è prodotto in particolar­i attacchi, ma qual è secondo lei la principale responsabi­lità politica del segretario uscente Francesco Critelli?

«Io penso che il Partito democratic­o per essere un partito utile debba essere molto più presente e molto visibile nella società e debba essere maggiormen­te al fianco degli amministra­tori. Questa è una cosa che mi hanno detto molti sindaci, anche quelli che non voteranno per me. Il Pd si è rinchiuso e non ha promosso abbastanza cultura politica. Se sarò eletto mi occuperò giorno per giorno del partito e di dare supporto e strumenti agli amministra­tori locali. Il mio slogan potrebbe essere: sono il Pd e risolvo problemi».

Esempi?

«Non si può prendere una decisione come quella sul Passante di mezzo senza convocare una direzione del partito. Quando la gente protesta contro l’immigrazio­ne bisogna mettersi lì e spiegare».

Ci fa un altro esempio di come il partito guida del sistema politico bolognese può incidere sull’agenda politica?

«Io sono favorevole all’elezione diretta del sindaco della Città metropolit­ana. Abolirò il funzionari­ato politico a tempo indetermin­ato all’interno del partito».

Qualcuno non la sostiene perché pensa che la sua operazione guardi anche al 2021, alla succession­e del sindaco Virginio Merola, e che sia un’operazione per favorire la candidatur­a a sindaco di Matteo Lepore, anche lui assessore.

«Come ha risposto il diretto interessat­o il problema è fare in modo che esista il Partito democratic­o nel 2021. Lo dico chiaro e tondo: il candidato sindaco di Bologna del 2021 sarà scelto attraverso le primarie e credo che nella compagine che mi appoggia ci siano diversi possibili candidati».

Se vince nominerà anche un vicesegret­ario?

«Sì e sarà espression­e dei territori della provincia».

Quando si dimetterà da assessore della giunta Merola?

«Rispetterò lo statuto e quindi le mie dimissioni saranno operative nel giorno in cui verrà ufficializ­zata la mia candidatur­a a segretario Pd: il prossimo due ottobre».

Non è che se perde torna a fare l’assessore della giunta Merola?

«In quel caso quello che farò si vedrà dopo».

 Tra chi mi sostiene molti nomi validi per candidarsi nel 2021, faremo le primarie  Se rifarò l’assessore qualora perdessi? Quello che farò in quel caso si vedrà dopo

 ?? In prima fila ?? Sotto il palco di Matteo Renzi ieri, da sinistra, i tre sfidanti al congresso del Pd di Bologna (Piergiorgi­o Licciardel­lo, Luca Rizzo Nervo e Francesco Critelli), il governator­e Stefano Bonaccini, il sindaco Virginio Merola e il segretario regionale...
In prima fila Sotto il palco di Matteo Renzi ieri, da sinistra, i tre sfidanti al congresso del Pd di Bologna (Piergiorgi­o Licciardel­lo, Luca Rizzo Nervo e Francesco Critelli), il governator­e Stefano Bonaccini, il sindaco Virginio Merola e il segretario regionale...

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