«Noi nessun paracadute Ma spero valga per tutti»
«Partecipiamo al congresso senza paracadute, spero valga per tutti». Via Rivani risponde così alle polemiche di Luca Rizzo Nervo sui funzionari di professione.
«Abolirò il funzionariato politico a tempo indeterminato». L’annuncio fatto due giorni fa da Luca Rizzo Nervo, uno dei tre candidati alla segreteria provinciale del partito, non è passato inosservato in Via Rivani. Nelle sue parole molti hanno letto un attacco all’attuale gruppo dirigente del partito, guidato dal segretario uscente Francesco Critelli, che aspira a una riconferma. La Federazione di Bologna ha infatti 13 dipendenti a tempo indeterminati (tra cui Critelli) e la gran parte di loro sosterrà al congresso il leader uscente. Cinque degli assunti in Via Rivani hanno incarichi politici: oltre a Critelli, ci sono i suoi fedelissimi Alberto Aitini (responsabile Organizzazione del partito), Carmine Casella (ex segretario della Sinistra giovanile), Davide Ferrari (ex capogruppo Ds in Comune), Luigi Tosiani (coordinatore della segreteria) e Raffaele Persiano (consigliere comunale in aspettativa dal partito). Altri tre hanno incarichi che la Federazione definisce tecnicopolitici: l’addetto stampa Matteo Meogrossi, il responsabile delle Feste Fabio Querci, e la consigliera comunale Simona Lembi. Querci e la Lembi dovrebbero sostenere al congresso Rizzo Nervo. Cinque dipendenti, infine, sono amministrativi.
A rispondere all’affondo di Rizzo Nervo è Tosiani, che non ci sta a finire sul banco degli imputati: «Ricordo a Rizzo Nervo che questa segreteria ha avviato un’operazione trasparenza che ha portato a pubblicare i nomi degli assunti sul sito del Pd». Poi, nel merito del «funzionariato di professione»: «Tempo fa ho sottoscritto un impegno pubblico a nome di tutta la dirigenza — dice Tosiani — rimetteremo il nostro mandato nelle mani del nuovo segretario che deciderà cosa fare. Ci siamo presi l’impegno di chiudere una stagione, non si sta più in Federazione “a prescindere”, ma solo se si fa parte del progetto politico del gruppo dirigente». Insomma, se vincerà Rizzo Nervo, gli attuali assunti andranno a casa. Tosiani attacca alla fine: «Noi partecipiamo al congresso senza alcun tipo di paracadute, mi auguro che questo impegno se lo assumano tutti, senza accezioni». Il riferimento è sempre a Luca Rizzo Nervo che, per candidarsi alla segreteria, così come vuole lo statuto dovrà lasciare la poltrona di assessore. Rizzo Nervo rassegnerà le dimissioni dalla giunta il 2 ottobre. Ma, intervistato dal Corriere di Bologna, ha risposto così alla domanda sulla possibilità di un suo ritorno in giunta in caso di sconfitta. «In quel caso quello che farò si vedrà dopo». Secondo alcuni rumors il sindaco Virginio Merola potrebbe tenere nelle proprie mani le deleghe di Rizzo Nervo dopo le dimissioni dell’assessore per poi riassegnargliele in caso di sconfitta. Ma un’operazione del genere potrebbe scatenare diversi malumori.
Tosiani Noi andiamo al congresso senza alcun tipo di paracadute, mi auguro che questo valga per tutti