Concerto, 16enne molestata L’ira del padre: via dall’Italia
Arrestato un uomo bengalese durante il concertone in piazza.
Una serata con le amiche a godersi la musica e i cantanti dal vivo si è rivelata un incubo per una 16enne che domenica sera, poco prima che iniziasse il concerto di Radio Bruno Estate in piazza Maggiore, è stata molestata da un 37enne bengalese. Un incubo interrotto soltanto grazie all’intervento di altri spettatori che le stavano intorno e che, sentite le sue grida, sono intervenuti per bloccare il molestatore.
La giovane era in compagnia di altre coetanee per seguire il concerto quando ha sentito che qualcuno le si strofinava addosso con troppa insistenza. L’uomo, approfittando della folla, si sarebbe abbassato i pantaloni toccandosi i genitali e sfiorando più volte la giovane, che, accortasi di tutto, ha gridato. In suo aiuto sono arrivate le persone che le stavano intorno, ma anche una pattuglia della polizia municipale, che ha sentito le urla della 16enne. L’uomo, che risulta incensurato e con regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Davanti agli agenti della municipale avrebbe negato ogni accusa, ma, racconta chi era sul posto, in un primo momento avrebbe giustificato il suo comportamento come «normale». A confermare il racconto della ragazzina, però, secondo gli inquirenti, ci sarebbe la circostanza che il 37enne indossava dei pantaloni di tuta e sotto non indossava gli slip. Si sarebbe quindi velocemente coperto appena la 16enne ha iniziato a urlare.
Gli agenti inoltre stanno valutando se lo stesse molestatore abbia rivolto le sue attenzioni anche verso altre due minorenni che durante il concerto avevano segnalato la presenza di uomo intento a importunare le ragazzine. La versione della vittima 16enne è stata poi ribadita anche dalle amiche che erano con lei e che hanno raccontato: «Ci ha puntato e si è messo dietro di noi». Alle altre due giovanissime avrebbe rivolto frasi a sfondo sessuale.
Ieri pomeriggio il padre della 16enne molestata in piazza Maggiore durante il concerto ha affidato a Facebook un lungo sfogo: «Questa gente deve andarsene, non si può vivere così, quando i nostri figli escono devono essere liberi di farlo in totale sicurezza», ha scritto sulla pagina dell’emittente bolognese Ètv commentando il servizio sull’arresto dell’uomo. Nel commento, inoltre, il padre dell’adolescente ringrazia le persone che erano intorno al gruppo di giovani vittime delle avances sessuali del 37enne e che sono intervenute per aiutarle, facendo così arrestare il molestatore. «Non voltatevi mai dall’altra parte quando succedono queste cose — il suo appello affidato ai social — intervenite sempre, se abbassiamo la testa è finita». La Questura ha fatto sapere che l’arresto del bengalese è stato l’unico episodio a minare la tranquillità della serata, su cui ha vigilato un imponente dispositivo di sicurezza come stabilito dalla circolare del Viminale che, dopo l’allarme terrorismo e gli incidenti di giugno a Torino durante la finale di Champions, impone rigidi controlli per gli eventi pubblici.