Classici, danza, e attualità Il Duse fa il pieno
Dopo la presentazione, qualche tempo fa, della parte del programma 2017/2018 legata alla prosa, sono state presentate ora le sezioni musica, danza e una novità tutta al femminile
Ivecchi abbonati hanno già quasi tutti risposto all’appello, rinnovando il tagliando tra giugno e luglio. E molti nuovi si sono aggiunti. Inizia con toni trionfali la presentazione della stagione completa del teatro Duse, solidamente ancorata alla tradizione, con qualche prudente puntata verso l’innovazione. Agli spettacoli del cartellone di prosa, annunciati in giugno, si sommano quelli delle rassegne di danza, di musica e due sezioni che strizzano l’occhia all’attualità, «Duse Oltre», un viaggio nella storia recente, e «Duse racconti», un affondo in vicende, pensieri, sentimenti di donne. La presenza dell’orchestra Senzaspine, per la prima volta con un’opera lirica, Elisir d’amore di Donizetti, e con repliche raddoppiate per tre serate su quattro, si accosta agli spettacoli per bambini del Fantateatro, a concerti di cantanti e a varie attività di promozione per i giovani e per le scuole. Per un totale di oltre 30 titoli, con un solo taglio rispetto alla stagione scorsa, quello della danza contemporanea, la finestra più sperimentale ideata da Fabrizio Favale.
«Non è detta l’ultima parola — rassicura Walter Mramor, presidente di Duse Srl — stiamo ancora discutendo: si tratta di trovare le risorse». La prosa spazia dal classico al contemporaneo, attenendosi sempre a un teatro di solida drammaturgia, proponendo novità mai avventurose. Si annunciano allora testi di Starnone e Agatha Christie, di Verga e di Emmanuel Schmitt, nonché di molti autori d’oggi di successo, con interpreti come Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere, Silvio Orlando, Ivana Monti, Laura Morante, Roberto Ciufoli, Luca Barbareschi, Michele Placido, Anna Bonaiuto, Glauco Mauri, Roberto Sturno, con acuti rappresentati da un maestro come Carlo Cecchi in Enrico IV di Pirandello e dallo straordinario trio Lucia Poli, Milena Vukotic, Marilù Prati nelle Sorelle Materassi. Si notano riscritture come quella di Edoardo Erba per Laura Morante da Goldoni, Locandiera B&B, e uno Zio Vanja per un interprete sensibile come Vinicio Marchioni.
La danza si attiene al classico, con qualche piccola novità come lo Schiaccianoci firmato da Massimiliano Volpini (autore di vari balletti di Bolle), ambientato nelle strade di una città tra diseredati. Tra La bella addormentata, Romeo e Giulietta e Carmen, da segnalare il tango che più tango non si può di Roberto Herrera.
Con «DuseOltre» vanno in scena un adattamento dell’ultima opera di Roberto Saviano, La paranza dei bambini, con la regia di Mario Gelardi, il surrealismo grottesco di Antonio Rezza in Fotofinish, Novantadue di Claudio Fava, un ricordo dell’impegno di Falcone e Borsellino. Nel filone del giornalismo portato a teatro si inserisce Era d’ottobre, un viaggio nella rivoluzione russa a cura di Paolo Mieli.
Le donne si rappresentano in «Duse racconti». Apre Lella Costa il 17 novembre con Traviata. Segue la vicenda esemplare di Giusy Versace, che narra di un incidente che recide le gambe ma dà la voglia di combattere. Seguono Venere
in pelliccia con Sabrina Impacciatore, Serendipity con Serena Dandini e Germana Pasquero e una nuova versione di
Casa di bambola di Ibsen con Valentina Sperlì.
Extra abbonamento troviamo la rivisitazione della Buona novella di Fabrizio De André con la firma di Simone Cristicchi che apre la stagione il 14 ottobre; seguono il teatro en travesti dei Legnanesi e il Van Gogh di Stefano Massini con Alessandro Preziosi.
La sezione musicale comprende un concerto per il Jazz Festival, Amedeo Minghi, Ara Malikan, Cristiano De André, Giovanni Allevi, i Nomadi e altri. Per i bambini in programma Il giro del mondo in 80 giorni di Fantateatro e, per tutti, un delicato lavoro sulla dislessia infantile, Cronache del bambino anatra, firmato da Sonia Antinori con la regia di Gigi Dall’Aglio. E non mancherà, per i fan, Tommaso Bianco, tra Pirandello e Totò.
«È un cartellone garbato ed elegante, che si adatta a questo teatro storico», commenta l’assessora alla cultura Bruna Gambarelli. Spiegando che una nuova convenzione triennale è in via di definizione, soprattutto per la parte economica. E aggiunge: «L’assessorato lavora sulla pluralità delle proposte, perché crede in un metodo basato sulla moltiplicazione dell’offerta a uno spettatore complesso e intelligente, in cerca di stimoli di vario tipo».