La solitudine dei pastori secondo Dewey Dell
Oggi al via il festival Danza Urbana con la compagnia dei Castellucci junior
Danza Urbana 21 si apre evocando la solitudine nomade dei pastori con i Dewey Dell. La giovane compagnia di Cesena, fondata dai figli d’arte Castellucci, lavora su forme archetipiche, con immersioni elettroniche in immaginari come quello animale, della lotta, dei manga o dei dipinti cavernicoli. Con la novità assoluta Deriva traversa, in scena nel cortile del Collegio d’arte Venturoli di via Centotrecento 4, oggi alle 18 e alle 19 (repliche domani stesso orario, ingresso 6 euro) la musica e l’azione imboccano nuove direzioni. Teodora e Agata Castellucci, con il sostegno per il suono del fratello Demetrio, hanno indagato il «cantu a tenores» sardo e il mondo del nomadismo pastorale, con una ricerca svolta principalmente a Orgosolo e a Orosei. Il risultato è uno spettacolo in cui le musiche tradizionali sono rielaborate dal duo neozelandese A Dead Forest Index per due cori, uno costituito di due elementi e, a responsorio, un altro di tre.
Ci racconta Teodora Castellucci, coreografa e unica interprete: «È una performance di 30 minuti. Nasce dall’esigenza di confrontarci con quella forma antica di canto che si dice risalga all’epoca nuragica ed è legata alla trasmissione della cultura. Durante le ricerche ci hanno detto che nelle voci si possono sentire le voci degli animali, delle mucche e delle pecore, e quella del vento». Lo spettacolo entra a fondo nel mondo del pastore: «Soprattutto cerca di cogliere l’elemento invisibile del suo nomadismo, la solitudine. I pastori stanno via per mesi con i greggi, cercando cibo, acqua, luoghi dove sostare. Sembrano lontani dalla società moderna, che sentono come ostile. È una forma di immersione nell’interiorità, di meditazione, che ci ha molto colpiti». Nello spettacolo corpo e canto sono in rapporto osmotico: «Il canto sembra generare i movimenti, che poi continuano nel silenzio, fino a dare l’impressione di essere essi a far nascere il suono. Per me è un lavoro nuovo, tutto sulla terra, grave, pesante, in cerca di equilibri. Perciò è anche molto fragile».
Nella giornata di apertura, in piazza Nettuno si può vedere anche la danza di finalisti del concorso del network Anticorpi XL (ingresso gratuito): alle 18.30 il duo franco-italiano ColaleoFreixas in una creazione sul senso della vita; a seguire Jousha Monten in Kill Your Darlings, che parte dal gioco della «campana» per attingere derive apocalittiche e caleidoscopiche.