THE BEATLES I 50 ANNI DI UN’ICONA
Alla Festa dell’Unità, stasera dialogo a più voci in occasione dell’anniversario di «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band», l’album innovativo e psichedelico dei Fab Four arrivato dopo diversi mesi di lontananza dai palcoscenici
Dopo il concerto del 29 agosto 1966 a San Francisco, i Beatles decidono di non fare più concerti e non pubblicano niente per mesi, alimentando le voci che parlano di profonde tensioni. E invece, dopo Revolver, nei primi mesi del 1967 arriva un album astratto e inquietante, destinato a segnare la storia del rock, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. «Avevamo smesso — ha raccontato in proposito Paul McCartney — di fare tour, i media dicevano che il momento di pausa era durato troppo a lungo e spargevano voci su di noi: “Hanno perso l’ispirazione!”. Ma noi sapevamo che non era così. Sapevamo quello che stavamo facendo, ed eravamo ben lontani dall’aver perso l’ispirazione. Anzi stava accadendo esattamente l’opposto, stavamo avendo un’enorme esplosione di creatività». I 33 giri esistevano già, ma è con Sgt. Pepper che diventano più di una semplice raccolta di canzoni. Dopo il tramonto di un concept-album su Liverpool e l’infanzia dei Fab Four, il primo proposito fu quello di prendere le distanze dalla loro immagine di popstar. Con McCartney a suggerire di inventarsi un’identità alternativa e di fare un disco come se fossero un’altra band: «Tutto l’album verrà creato partendo dalla prospettiva dei nostri alter ego. Non ci saranno le canzoni che vogliamo scrivere noi, ma quelle che vogliono scrivere loro». A distanza di mezzo secolo il peso fondamentale assunto da quell’album verrà discusso stasera in un incontro organizzato dalla Casadeipensieri. Alla Festa dell’Unità del Parco Nord, in Piazza Mario Anderlini, alle 21 «I 50 anni del Sergente, e di tanti altri. 1967: Sgt Pepper dei Beatles ed una grande stagione di musica» vedrà gli interventi di Luca Marconi, Gino Scatasta e Silvia Testoni, con la partecipazione degli allievi di canto dell’associazione «La musica interna». Sgt. Pepper resta un’opera che definisce un’epoca dopo aver catturato lo spirito del suo tempo. Anche grazie alla cover disegnata da Peter Blake, con i quattro Beatles ve-