Corriere di Bologna

Parole, dischi e mantici Don Pasta, lo spettacolo

Il dj stasera al Cubo con Montanari e di Bonaventur­a

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

stiti con le uniformi di una banda psichedeli­ca. Attorno a loro un collage di personaggi, da Bob Dylan a Carlo Marx, da Carl Gustav Jung a Marlon Brando, da Oscar Wilde a Marilyn Monroe, fino a Edgar Allan Poe e Stanlio e Ollio. Nel maggio scorso sono anche usciti una special edition, un cofanetto contenente sei dischi, e il film documentar­io The Beatles: Sgt Pepper & beyond di Alan Parker, che racconta proprio il periodo in cui il gruppo decise di abbandonar­e i concerti per dedicarsi esclusivam­ente, con più di quattro mesi in studio, alla realizzazi­one di Sgt. Pepper. Favorite Things New York Times alle melanzane o Kind of Blue di Miles Davis con la focaccia di cicoria, è nata in un locale etnico di Parigi, dove De Michele, che vive ancora in Francia, si era trasferito per completare gli studi universita­ri in economia. Nel Jungle Montmartre gestito dalla comunità senegalese, Don Pasta aveva iniziato selezionan­do musica: «Nel loro locale facevo il dj, ma un giorno mentre suonavo jazz e soul presi a saltare delle polpette in padella. Recuperavo così, forse inconsciam­ente, ciò che accade nelle feste popolari nel Salento, dove la musica, il vino e il cibo diventano elementi imprescind­ibili di un racconto popolare». Come racconterà in Note ribattute in doppia frittura, conversazi­one con lo storico dell’alimentazi­one Massimo Montanari, in programma questa sera alle 21,15 ai Giardini al Cubo di piazza Vieira de Mello 3. Pellegrino Artusi è stato l’ispiratore del percorso di Don Pasta, che lo ha definito «il Bob Dylan della cucina italiana, un cantastori­e che è l’unica fonte certa di cosa fosse davvero la cucina italiana». Sulla sua scia, che ha nobilitato la tradizione contadina, ad accompagna­re le riflession­i culinarie di Don Pasta, autore anche di volumi come Food Sound System (Feltrinell­i), saranno le note del pianista e bandoneoni­sta Daniele di Bonaventur­a, che intreccerà melodie classiche e popolari.

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Culto Alcuni immagini dei Beatles Riguardo a «Sgt. Peppers», nel maggio scorso sono anche usciti una special edition, un cofanetto contenente sei dischi, e il film documentar­io The Beatles: Sgt Pepper & beyond di Alan Parker, che racconta i llavoro in studio
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Da sapere Pellegrino Artusi è stato l’ispiratore del percorso di Don Pasta, che lo ha definito «il Bob Dylan della cucina italiana, un cantastori­e che è l’unica fonte certa di cosa fosse davvero la cucina italiana».
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