«È una proposta, vedremo Ma sono solo pochi giorni»
L’assessore Patrizio Bianchi: chiesto da scuole e province, non solo dal turismo «È uno spostamento di pochi giorni, ne discuteremo con tutti gli interessati»
Il giorno dopo, l’assessore regionale Patrizio Bianchi minimizza: «Si parla solo di pochi giorni, è una proposta, parleremo con tutti, e se emergeranno altre soluzioni le valuteremo»
L’assessore Patrizio Bianchi, delega a Scuola, formazione, lavoro e università nella giunta regionale di Stefano Bonaccini, ex rettore dell’ateneo di Ferrara, assicura che la richiesta di proporre il terzo lunedì del mese di settembre, dal 2018-2019, come giorno fisso di apertura dell’anno scolastico, non è arrivata soltanto dagli operatori del turismo della Riviera.
«C’è stata una discussione attenta in giunta su questo — spiega —: alla fine è stata indicata questa possibilità perché comunque è vicina al 15 (il giorno di apertura attuale, in vigore dal 2012, ndr), ma essendo a inizio settimana pone meno problemi di gestione. Tuttavia la richiesta non è arrivata solo dal mondo del turismo. Dopo cinque anni, ci hanno chiesto un ripensamento le provincie, per esempio, ma anche dall’interno del mondo della scuola stessa».
Il problema, in questo caso, sarebbe il seguente: i consigli di classe si insediano il primo settembre, ci sono i nuovi insegnanti da inserire, bisogna rimettere in moto l’intera macchina scolastica. Servono due settimane, ci sarebbe troppo poco tempo per farlo addirittura anticipando la campanella. Resta un dubbio: altre Regioni lo fanno, avranno trovato una quadra tutta loro. Senza contare che diversi presidi di istituti, che parlano in queste pagine, sono apparsi sorpresi dalla novità che non sembrano affatto gradire.
In Viale Aldo Moro, prevale comunque l’idea che in fondo si tratterà solamente di pochi giorni di slittamento, a secondo di quando cadrà di anno in anno quel fatidico terzo lunedì. Mentre un weekend in più, è questa l’altra faccia del ragionamento, significa molto per il turismo.
La decisione della Regione, sebbene in stato avanzato, non è comunque ancora stata ratificata e qualche margine di ripensamento potrebbe pure esserci: «Questa sarà la proposta della giunta — conferma Bianchi — a novembre se ne discuterà in sede di conferenza regionale del sistema formativo, dove siedono tutti gli interessati. Se emergeranno altre soluzioni, buone per tutti, valuteremo». E ancora: «Se ci siamo posti il problema di come fanno le famiglie? Guardate, qui il tema è razionalizzare la gestione dell’avvio dell’anno scolastico».
L’assessore però non ci sta a passare per un picconatore della scuola, ai cui temi ha dedicato buona parte del suo impegno: «La questione dell’allungamento del calendario della scuola italiana posto dal Corriere, con vacanze spalmate su altri periodi dell’anno, è un tema cruciale, come quello in generale dell’organizzazione del sistema: una discussione che si può fare, ma partendo dal livello nazionale. E comunque, è vero che in altri Paesi si comincia anche molto prima, ma non per questo la nostra scuola è carente: anzi, i risultati dei nostri studenti sono spesso superiori».
Poi c’è il tema, non indifferente, dell’autonomia delle Regioni in questo (e in altri) campi. Il presidente Stefano Bonaccini ha appena avviato un percorso per realizzare un federalismo senza strappi da Roma, vale a dire senza referendum sul modello Veneto. Il grimaldello è l’articolo 116 della Costituzione che già prevede maggiori margini di libertà alle regioni virtuose. Serve una legge, il governo sarebbe interessato a farla e il governatore ci proverà fino in fondo, anche in qualità del suo ruolo di presidente della conferenza StatoRegioni. Spiega Bianchi: «Proprio in tema di scuola, formazione e lavoro, sarebbe un traguardo importante».
Si potrebbe obbiettare che se la prova di autonomia è quella, intanto, di spostare in avanti l’apertura delle scuole, anche se soltanto di una manciata di giorni, sorgono forti dubbi sul senso di questa battaglia federalista.
Aperture Se nella Conferenza emergeranno altre soluzioni buone per tutti valuteremo