Rabbia e critiche montano sul web «Scelta pessima»
Un coro di disapprovazione si è sollevato in Rete all’ipotesi — avanzata dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini — di posticipare l’inizio della scuola alla terza settima di settembre per favorire la stagione lavorativa di alberghi e strutture balneari. Troppo il tempo lontano dai banchi, dice la maggioranza dei lettori che ha commentato sul sito e sulla pagina Facebook del Corriere di Bologna la notizia. Il problema principale, leggendo gli sfoghi, riguarderebbe soprattutto l’impossibilità di trovare per i propri figli delle alternative alle ore scolastiche al momento del ritorno dalle ferie: per molte famiglie l’unica possibilità sarebbe quella di rivolgersi a strutture a pagamento, non proprio il massimo considerando i costi. E sono soprattutto le donne a lamentare una mancanza di attenzione nei confronti della situazione lavorativa femminile, la più colpita dallo slittamento dell’inizio di anno scolastico. «Complimenti! Un’ idea davvero geniale per aiutare le famiglie, incentivare l’occupazione femminile e programmare la scuola avendo come priorità l’esigenza educativa degli studenti» scrive Nicoletta Garibaldo. Le fa eco Nadia Paglione: «Pessima scelta. I genitori non hanno tre mesi di vacanza, quindi, aumenteranno i costi per le famiglie, che dovranno ricorrere a centri estivi o a baby sitter per coprire il periodo di chiusura delle scuole». Ma la questione fa saltare sulla sedia anche qualche papà: «E se io rientro al lavoro a fine agosto e mia moglie pure, chi tiene i piccoli? Il centro estivo che vuole a settimana 100 euro a bimbo? Il turismo ne risente? E perché le nostre tasche no?». Tastiere bollenti per la rabbia, come quella di Elena Prata, che su Facebook commenta: «Scusate, come fa a crescere l’occupazione femminile se le madri che devono lavorare non sanno a chi lasciare i figli perché le scuole sono ancora chiuse (dopo tre mesi) e non esistono altri servizi? La scuola con gli interessi commerciali non dovrebbe c’entrare nulla, cosa pensano che le famiglie vadano ancora in vacanza a metà settembre?». E ancora: «Siamo a questo punto? Conta di più il turismo dell’istruzione?» si domanda sconsolata Francesca Guerrero. Al dibattito non si sottrae nemmeno «Bologna per bimbi», portale di notizie per i più piccoli. «Speriamo che la Regione non attui davvero questo posticipo dell’inizio della scuola».