Corriere di Bologna

Vaccini, Emilia e Veneto sul ring. «Increduli». «Arroganti»

Venturi attacca la decisione di far slittare l’obbligo. «Le malattie non si fermano» La replica: filo-governativ­i

- B. P. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’Emilia-Romagna difende l’obbligo vaccinale del governo e litiga con il Veneto. «Siamo al teatro dell’assurdo», attacca l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi. La scelta del governator­e Luca Zaia di far slittare di due anni l’obbligo è «incomprens­ibile e ingiustifi­cata», che lascia «allibiti», sostiene l’esponente di viale Aldo Moro.

«La cosa che più lascia increduli è la leggerezza con cui si assume una decisione del genere: le malattie non si fermano certo ai confini del Veneto. Di fronte a eventuali epidemie chi ne risponderà?», continua Venturi, che pone lo stesso quesito del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin.

Ma dinanzi all’affondo dell’Emilia-Romagna, il Veneto decide di rispondere colpo su colpo. «L’unico dato di fatto che risulta incomprens­ibile è l’arroganza con cui il collega Venturi si permette di lanciare strali contro una legittima decisione di un’altra Regione», replica l’assessore alla Sanità del Veneto Luca Colletto, che accusa l’Emilia-Romagna di aver per prima introdotto l’obbligo solo per «mera scelta politica filo governativ­a».

Da oggi intanto è attivo uno sportello informativ­o telefonico dell’Ausl di Bologna (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, 051-6597199) che servirà a fare chiarezza sull’autocertif­icazione online per tutti quei bambini iscritti a nidi e materne ancora non in regola, in vista della scadenza dell’11 settembre. Per chi è in regola, invece, l’azienda sanitaria locale ha inviato nei giorni scorsi 20 mila lettere alle famiglie di bambini nati tra il 2012 e il 2014 frequentan­ti la scuola materna che «certifican­o l’avvenuta effettuazi­one delle vaccinazio­ni obbligator­ie previste dalla legge in base all’età». La lettera dovrà poi essere consegnata dai genitori alla scuola dell’infanzia.

Anche l’amministra­zione comunale dal canto suo ha spedito 2.900 mail agli iscritti ai nidi e poco meno di 4.800 a quelli delle materne per spiegare come avviene l’autocertif­icazione on line. Secondo un primo calcolo sulle iscrizioni ai nidi, a Palazzo d’Accursio risultano essere una trentina i bimbi ancora non in regola con le vaccinazio­ni, su un totale di circa 3 mila iscritti, pari quindi all’1%.

Affondo Quanta leggerezza nell’assumere una decisione del genere Chi risponderà di epidemie?

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Assessore Sergio Venturi, guida la sanità dell’Emilia Romagna

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