I 4.564 pannelli per tutta l’energia che serve all’Ikea
Un esercito di 4.564 pannelli per l’energia pulita. L’anno scorso, il negozio Ikea di Casalecchio ha raggiunto l’autosufficienza energetica grazie agli impianti fotovoltaici installati nello store alle porte di Bologna. Il riflesso di un percorso che la multinazionale svedese, fra i maggiori consumatori mondiali di legno, sta portando avanti a livello internazionale per limitare l’impatto ambientale della sua attività d’impresa. E così, se a livello di politiche aziendali si punta ad aumentare l’utilizzo di legno certificato (nel 2016, l’incidenza era dell’89%) e a concentrarsi sull’acquisto di cotone più sostenibile (150.000 tonnellate acquistate nel 2016, il totale di quello utilizzato), nei negozi si lavora sull’utilizzo di energia pulita per il funzionamento. E sulla gestione dei rifiuti prodotti: l’anno scorso, la raccolta differenziata è arrivata all’86%, in lieve flessione rispetto al 2015, quando il tasso di differenziazione aveva raggiunto l’88%. Ogni metro cubo di merce che passa da Bologna, si legge nel report di sostenibilità presentato dalla multinazionale, crea 17 chili di rifiuti (erano 16 nel 2015). E il consumo di acqua per ciascuno dei 1.733.038 visitatori di Ikea Bologna è stato di nove litri (si era fermato a otto nel 2015). L’altro punto su cui la compagnia svedese sta lavorando in Italia è l’incentivo alla mobilità sostenibile. Nelle colonnine per le auto elettriche messe a disposizione di dipendenti e clienti, l’anno scorso, sono state fatte 492 ricariche, l’11,6% di tutte quelle registrate nell’insieme dei negozi italiani. Per i lavoratori del negozio (253, per il 60% donne, con una percentuale di tempi indeterminati che raggiunge il 92%) è a disposizione anche il bonus mobilità, che dà sconti per l’utilizzo di mezzi pubblici e incentivi per comprare veicoli sostenibili.