AMORI MIGRANTI IL FILM DI ANDREA SEGRE
Stasera il regista veneto (ex ricercatore dell’Alma Mater) presenta in anteprima il suo lungometraggio visto alla Mostra di Venezia che anticipa i rapporti tra Italia e Libia. Prima della proiezione, il concerto acustico dei New Landscapes Trio, il gruppo
Dopo la recente presentazione alla Mostra di Venezia, il nuovo film di Andrea Segre, L’ordine delle cose, con Paolo Pierobon, Giuseppe Battiston e Valentina Carnelutti, arriverà domani nelle sale ma questa sera verrà presentato in anteprima dal regista veneto all’Odeon di via Mascarella 3. La serata prevede alle 21 il concerto acustico di New Landscapes Trio, gruppo che ha curato la colonna sonora, e alle 21.30 la proiezione del film con intervento al termine del regista e di Sergio Marchesini, autore delle musiche. Il film ha per protagonista Corrado, un alto funzionario del ministero degli Interni italiano specializzato in missioni contro l’immigrazione irregolare. Il governo lo sceglie per contrastare i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia, compito arduo perché mettere insieme la realtà libica con gli interessi italiani ed europei risulta decisamente molto complicato. Il groviglio diverrà ancor più ingarbugliato quando il funzionario infrangerà una delle principali regole di autodifesa di chi lavora nel contrasto dell’immigrazione, mai conoscere in modo approfondito un migrante. Corrado, invece, incontra Swada, donna somala che sta cercando di raggiungere il marito in Europa. «Quando tre anni fa ho iniziato a lavorare a questo film — racconta l’autore de I sogni del lago salato, che si è occupato di migrazione anche come ricercatore dell’Alma Mater — non sapevo che le vicende tra Italia e Libia sarebbero andate proprio come le abbiamo raccontate, ma purtroppo lo immaginavo. Per molti mesi ho incontrato alcuni “veri Corrado” e da loro ho intuito che l’Italia si apprestava ad avviare respingimenti di migranti nei centri libici. Nessuno lo diceva pubblicamente, ma ora è tutto alla luce del sole. Mi auguro che il film aiuti a riflettere su cosa stiamo vivendo in questi giorni e sulle lunghe conseguenze che vivremo ancora per anni». L’uscita in sala sarà accompagnata dalla pubblicazione del pamphlet Per cambiare l’Ordi-