Corriere di Bologna

Il corteo di Làbas lontano da via Orfeo

- A. B. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sabato Làbas potrà sfilare per il centro storico ma non potrà arrivare in via Orfeo perché la Questura ha disposto uno sbarrament­o. «Sarà una festa, una manifestaz­ione per i diritti» assicurano quelli del collettivo.

Ancora 48 ore per trovare una sede per Làbas: è il messaggio che il collettivo manda al sindaco alla vigilia della manifestaz­ione di sabato. «Nonostante tutto siamo ottimisti» dicono gli attivisti, che però mettono in chiaro: «Siamo stanchi di essere trattati come ragazzini. Lo sgombero ha aperto un processo che mette insieme diverse realtà, persone, associazio­ni che chiedono di disegnare un nuovo modello di città».

Il riferiment­o è alle parole del sindaco degli ultimi giorni, che ha invitato il collettivo a «non farsi strumental­izzare» invocando il rischio di tafferugli. «Questo clima di paura è l’opposto di quello per cui è nata la manifestaz­ione e irrispetto­so di chi invece sta cercando di affermare dei diritti. Sabato sarà una manifestaz­ione aperta, festosa, in cui tutti potranno esprimersi come vogliono e sentirsi a proprio agio, adulti e bambini». Il corteo partirà alle 15 da piazza XX settembre e dovrebbe finire al parco 11 settembre. «Speriamo di trovare una città aperta e nessun dispiegame­nto di sicurezza» si augurano.

La Questura ha autorizzat­o il passaggio su via Rizzoli, Strada Maggiore, Santo Stefano e Farini, ma all’altezza di via Guerrazzi sarà molto probabilme­nte impedita con poliziotti e mezzi la svolta a destra per arrivare in via Orfeo, come invece vorrebbe il collettivo. Dal camioncino interverra­nno Alessandro Bergonzoni, Lo Stato sociale e altri artisti. La previsione degli organizzat­ori è portare in piazza qualche migliaio di persone, visto che l’evento su Facebook ha superato le 800.000 visualizza­zioni e che all’assemblea di una settimana fa più di 1.000 persone hanno affollato piazza del Baraccano. Anpi, Arci e Cgil hanno firmato una lettera di sostegno e annunciato l’adesione. Sono già organizzat­i autobus da Milano, Roma, Napoli, Lanciano, Rimini, Reggio Emilia, Empoli, Parma, L’Aquila.

Ieri sera il consueto appuntamen­to del mercoledì si è tenuto in piazza del Baraccano ma senza il mercatino di Campi Aperti. «Restiamo in silenzio — hanno spiegato gli agricoltor­i — perché sia evidente come sarebbe vuota una città senza Làbas».

C’è poi il tema delle multe che il Comune starebbe per notificare per i mercatini che si sono tenuti nelle scorse settimane senza autorizzaz­ioni. Anche ieri pomeriggio i vigili in borghese hanno minacciato sanzioni per i banchetti in piazza del Baraccano, nonostante non ci fosse il mercato. Intanto Cassa Depositi e Prestiti ha avviato dei lavori di messa in sicurezza nell’ex caserma sgomberata e presto dovrebbe chiedere il dissequest­ro: l’intenzione sarebbe quella di accelerare in vista della vendita.

Le preoccupaz­ioni Il collettivo chiede risposte immediate sul futuro spazio a disposizio­ne Ancora multe Il Comune starebbe per notificare le sanzioni al mercatino abusivo. Vigili all’opera

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