«Più che tranquillo. Nessun problema di opportunità»
Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, nel febbraio del 2015, appena insediato in viale Aldo Moro, lei assunse nella sua segreteria Fabio Querci, responsabile delle Feste dell’Unità di Bologna (incarico che ricopre tuttora) inquadrandolo come dirigente. Il caso è tra quelli segnati dal M5S alla Corte dei Conti. Preoccupato?
«Sono più che tranquillo, le assunzioni sono state fatte sulla base della legislazione vigente regionale».
Lei fu nominato assessore regionale dopo 4 anni da segretario del Pd di Bologna, dove aveva lavorato a stretto contatto con Querci. Perché decise di portarlo in Regione?
«Mi sarebbe piaciuto lavorare con Fabio per le sue qualità di grande organizzatore e per le sue capacità professionali, nell’ambito della struttura speciale. Non si sarebbe occupato di Trasporti: l’idea era di farlo lavorare nella mia segreteria». Ci spiega la differenza? «Ogni assessore ha la possibilità di nominare una o più persone di sua fiducia. Ovviamente si tratta di mandati a termine, legati alla permanenza di chi li nomina. In sintesi, Querci, non si sarebbe occupato degli aeroporti, ma della mia agenda sul territorio. Avrebbe dovuto organizzare i miei appuntamenti».
Non si è mai posto un problema di opportunità politica?
«Fabio faceva da due anni il responsabile delle Feste, eravamo legati da amicizia e da una collaborazione molto seria nel partito, da assessore pensavo che fosse una figura molto adatta. La struttura speciale funziona per nomina fiduciaria. Non ci vedo nulla di male. Lo conoscevo e mi fidavo di lui. La questione di opportunità si sarebbe posta se lui avesse mantenuto l’incarico con le Feste, ma l’accordo prevedeva che cambiasse vita. Avrebbe dovuto lasciare il ruolo nel partito. Purtroppo non se l’è sentita».
Dopo soli 13 giorni, Querci lasciò l’incarico. Come mai?
«Gli venne la nostalgia delle Feste. Sa... come i calciatori brasiliani afflitti dalla saudade... Voleva tornare a occuparsi delle Feste. È giusto che sia andato dove lo portava il cuore».
Ogni assessore ha la possibilità di nominare una o più persone di sua fiducia Si tratta di mandati a termine, legati alla durata di chi li nomina