Un mondiale poco rossoblù Solo Gonzalez si è qualificato
La corsa degli stranieri del Bologna: fuori l’Algeria, in lotta Grecia e la Svezia. Rischia addirittura il Cile
Il Bologna è sempre più lontano dal prossimo Mondiale: l’ultima tornata delle nazionali ha cancellato il sogno di molti giocatori rossoblù, complicando quello di altri. Sono in tre ad aver già perso le speranze di fare il biglietto per la Russia la prossima estate, a due giornate dal termine dei rispettivi gironi: l’Algeria di Taider è matematicamente fuori dal Mondiale dopo le due sconfitte contro lo Zambia, al pari della Repubblica Ceca di Krejci sconfitta e a -9 dall’Irlanda del Nord (seconda e matematicamente ai playoff) e dell’Ungheria di Nagy, finita nel durissimo girone con Portogallo e Svizzera e lontanissima (-11) dalle prime due.
Altri giocatori del Bologna possono sperare ancora, ma sarà decisivo l’ultimo doppio turno in programma a inizio ottobre: in Europa si giocheranno tutto la Grecia di Torosidis e la Svezia di Helander e Krafth. Gli ellenici sono terzi nel girone, un punto dietro la Bosnia e dovranno provare a conquistarsi il playoff battendo le abbordabili Cipro e Gibilterra e sperando in un passo falso della Bosnia contro Belgio (primo e già al Mondiale) ed Estonia. Più complessa la situazione della Svezia: è seconda a un solo punto dalla Francia, ma ha tre punti di vantaggio da difendere sull’Olanda con lo scontro diretto in trasferta all’ultima giornata del girone.
Chi sta rischiando la clamorosa eliminazione è il Cile di Pulgar — non convocato questa volta anche per l’acciacco al piede — che con due rovinose sconfitte contro Paraguay e Bolivia è scivolato al sesto posto e attualmente sarebbe fuori: dovrà conquistarsi la Russia contro Ecuador e Brasile.
L’unico con un piede e mezzo al Mondiale (escludendo l’ex Dzemaili) è Giancarlo Gonzalez: la Costa Rica, che lo ha tenuto in panchina nell’ultimo match, è a un solo punto dalla matematica qualificazione.
Poi ci sono i papabili azzurri, in primis Verdi rimasto fuori dall’ultimo giro di convocazioni: per loro c’è la fiducia del ct Ventura da conquistare, ma anche un playoff in cui tifare per l’Italia, sperando di poter essere in campo per prendersi la Russia.
Per una rosa che si è decisamente allontanata dal Mondiale, però, c’è un chairman che ci si avvicina: il riferimento è alla rassegna del 2026, per la quale Stati Uniti, Canada e Messico stanno preparando una candidatura congiunta, che al momento ha come sola avversaria il Marocco. All’interno del dossier americano ci sarà anche la città di Montreal, che ieri ha presentato la sua proposta ufficiale per essere città-sede: non è ancora chiaro se l’impianto coinvolto sarà il Saputo Stadium o l’adiacente Stadio Olimpico ma «Montreal è una vera città di calcio e ne farà parte», ha detto il sindaco Coderre. Una grande opportunità per lo stesso Saputo.