Corriere di Bologna

Un mondiale poco rossoblù Solo Gonzalez si è qualificat­o

La corsa degli stranieri del Bologna: fuori l’Algeria, in lotta Grecia e la Svezia. Rischia addirittur­a il Cile

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Bologna è sempre più lontano dal prossimo Mondiale: l’ultima tornata delle nazionali ha cancellato il sogno di molti giocatori rossoblù, complicand­o quello di altri. Sono in tre ad aver già perso le speranze di fare il biglietto per la Russia la prossima estate, a due giornate dal termine dei rispettivi gironi: l’Algeria di Taider è matematica­mente fuori dal Mondiale dopo le due sconfitte contro lo Zambia, al pari della Repubblica Ceca di Krejci sconfitta e a -9 dall’Irlanda del Nord (seconda e matematica­mente ai playoff) e dell’Ungheria di Nagy, finita nel durissimo girone con Portogallo e Svizzera e lontanissi­ma (-11) dalle prime due.

Altri giocatori del Bologna possono sperare ancora, ma sarà decisivo l’ultimo doppio turno in programma a inizio ottobre: in Europa si giocherann­o tutto la Grecia di Torosidis e la Svezia di Helander e Krafth. Gli ellenici sono terzi nel girone, un punto dietro la Bosnia e dovranno provare a conquistar­si il playoff battendo le abbordabil­i Cipro e Gibilterra e sperando in un passo falso della Bosnia contro Belgio (primo e già al Mondiale) ed Estonia. Più complessa la situazione della Svezia: è seconda a un solo punto dalla Francia, ma ha tre punti di vantaggio da difendere sull’Olanda con lo scontro diretto in trasferta all’ultima giornata del girone.

Chi sta rischiando la clamorosa eliminazio­ne è il Cile di Pulgar — non convocato questa volta anche per l’acciacco al piede — che con due rovinose sconfitte contro Paraguay e Bolivia è scivolato al sesto posto e attualment­e sarebbe fuori: dovrà conquistar­si la Russia contro Ecuador e Brasile.

L’unico con un piede e mezzo al Mondiale (escludendo l’ex Dzemaili) è Giancarlo Gonzalez: la Costa Rica, che lo ha tenuto in panchina nell’ultimo match, è a un solo punto dalla matematica qualificaz­ione.

Poi ci sono i papabili azzurri, in primis Verdi rimasto fuori dall’ultimo giro di convocazio­ni: per loro c’è la fiducia del ct Ventura da conquistar­e, ma anche un playoff in cui tifare per l’Italia, sperando di poter essere in campo per prendersi la Russia.

Per una rosa che si è decisament­e allontanat­a dal Mondiale, però, c’è un chairman che ci si avvicina: il riferiment­o è alla rassegna del 2026, per la quale Stati Uniti, Canada e Messico stanno preparando una candidatur­a congiunta, che al momento ha come sola avversaria il Marocco. All’interno del dossier americano ci sarà anche la città di Montreal, che ieri ha presentato la sua proposta ufficiale per essere città-sede: non è ancora chiaro se l’impianto coinvolto sarà il Saputo Stadium o l’adiacente Stadio Olimpico ma «Montreal è una vera città di calcio e ne farà parte», ha detto il sindaco Coderre. Una grande opportunit­à per lo stesso Saputo.

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