Autunno caldo in Ateneo I sindacati contro Ubertini «Vuole l’esternalizzazione Protesteremo in rettorato»
I prossimi mesi autunnali saranno molto intensi per l’Università che dovrà fare i conti con le diverse richieste dei sindacati che si stanno già preparando per una contestazione fin dentro al Rettorato di via Zamboni. L’agitazione riguarda il personale tecnicoamministrativo che si mostra insoddisfatto con la gestione del rettore Francesco Ubertini.
«Molte delle sue promesse in campagna elettorale sono rimaste disattese — attacca la Flai-Cgil —. Si sono spostate le risorse da una parte all’altra senza promuovere miglioramenti». Il sindacato mette in fila tutte le ragioni che stanno provocando lo scontento dei dipendenti dell’Alma Mater. Dentro l’Università, sostiene la Flai-Cgil, «c’è una disorganizzazione che non valorizza i lavoratori e porta all’esternalizzazione quando non ce ne sarebbe bisogno».
Secondo il sindacato, il rischio che sta correndo l'Università è di «ricadute gravi sul personale, che metteranno in seria difficoltà la qualità del lavoro e dei servizi». Oltre a questo, «il progetto sulle posizioni organizzative sembra finalizzato a diminuirle a favore di un aumento delle indennità». Per questo motivo la richiesta è di trasferire il risparmio «a favore degli istituti contrattuali».
I rappresentanti dei lavoratori invitano quindi il rettore a rivedere le proprie posizioni, perché le ipotesi di riorganizzazione pregiudicano «anche la trattativa dell’integrativo». Ma non è finita qui. Perché la Flai-Cgil dice di essere «ancora in attesa di conoscere la seconda parte della riforma dello Statuto di Ateneo che riguarda la nostra rappresentatività in cda».
A tutto ciò si sommano altre richieste che chiamano in causa i «punti organico residui per l’assunzione del personale finora escluso, come i tecnici di laboratorio, e non per l’inutile e costosa assunzione di un nuovo dirigente». Tante questioni sul tavolo che saranno discusse in un’assemblea in programma nell’aula V di via Zamboni 33 lunedì prossimo, a partire dalle 13.30 fino alle 15.30.
Il tutto mentre l’Università si prepara il primo ottobre ad accogliere Papa, che tra le sue tappe bolognesi ha in agenda anche un incontro in piazza San Domenico (prima del Dall’Ara) con la comunità universitaria e con Ubertini. Il rettore consegnerà a Bergoglio il Sigillum Magnum, la massina onorificenza accademica che l’Ateneo già assegnò nel 1988 a Papa Giovanni II in occasione della sua visita in città.