Corriere di Bologna

Tentazione Palacio

Prove generali per Donadoni, salgono le quotazioni del Trenza In amichevole il Bologna ha vinto 8-0 contro il Sasso Marconi, Destro in difficoltà

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In casa Bologna c’è una tentazione di nome Rodrigo Palacio. L’argentino arrivato a metà agosto sta scaldando i motori e, dopo gli otto minuti più recupero giocati alla prima di campionato contro il Torino, potrebbe essere arrivato il suo momento: la sosta gli ha fatto bene, gli ha permesso di lavorare con la squadra e di mettere più minuti nelle gambe, al punto che Donadoni sta seriamente pensando ad un suo impiego contro il Napoli.

Dopo un’estate quasi intera passata ad allenarsi da solo con un preparator­e atletico, quasi un mese di lavoro con la squadra ha elevato la sua reattività e ora il tecnico rossoblù — che non perde mai occasione di elogiarlo pubblicame­nte per il suo atteggiame­nto nei confronti della causa — ha deciso di gettarlo nella mischia: succederà senza dubbio a gara in corso, ma a sorpresa non è detto che non accada già dal primo minuto.

A Benevento, visti i cambi obbligati a causa degli infortuni, Donadoni non ha potuto schierarlo ma si è ritrovato di fianco quasi un vice in occasione del cooling break, pronto a spronare la squadra e a fare la chioccia nei confronti dei compagni più giovani: Palacio si è inserito bene nel gruppo e anche per questo sta guadagnand­o spazio e consideraz­ione.

Nella partitella di ieri contro il Sasso Marconi (squadra di serie D) Donadoni ha schierato l’ex interista nella ripresa alle spalle di Destro, riproponen­do quel 4-2-3-1 abortito dopo la disastrosa notte di Coppa Italia contro il Cittadella: Palacio ha cercato il dialogo con i compagni, ha mostrato lampi di tecnica cristallin­a e, finché la gamba ha tenuto, giocate preziose. Nessun gol, al pari del compagno di attacco Destro, rispetto al quale però è parso decisament­e più vivace e voglioso. Pomeriggio no per il numero 10, che ha sbagliato un paio di clamorose occasioni ed è apparso abbastanza in difficoltà.

E allora attenzione anche ad un’ipotesi con Palacio centravant­i nel 4-3-3 affiancato da Verdi e Di Francesco, magari da sperimenta­re nell’odierna seduta a porte chiuse: una suggestion­e, al momento, per un Donadoni che contro il Sasso Marconi ha mischiato abbastanza le carte. Un 4-3-3 nel primo tempo, con Crisetig in regia e con Verdi e Di Francesco a supporto di Petkovic per un 5-0 contro le seconde linee del Sasso: due reti per Verdi e tripletta per Petkovic, mentre la difesa con Helander al fianco di Maietta (un indizio per domenica, con lo svedese serio contender di De Maio per un posto da titolare) ha ballato un po’ sui piazzati in avvio, prima di assestarsi.

Nella ripresa, come detto, spazio al 4-2-3-1 contro i titolari del Sasso Marconi e tre reti: la prima, firmata a metà dal Primavera Pirreca e da un difensore avversario, l’ha generata proprio Palacio con una sua accelerazi­one sulla destra. Poli e Pulgar, i due mediani dell’assetto scelto da Donadoni, hanno poi firmato le reti dell’8-0 finale che ha mostrato ancora una volta un Krejci lontano dalla miglior condizione, mentre Taider e Gonzalez al rientro dalle nazionali si sono allenati a parte: segnali ed indizi su cui Donadoni dovrà riflettere in vista della sfida impossibil­e al Napoli di Sarri.

Di certo, in una notte che si preannunci­a calcistica­mente tempestosa, affidarsi alla classe e all’esperienza di un vecchio capitano che ha solcato mille mari come Palacio potrebbe rappresent­are una felice intuizione: resta da capire come svilupparl­a, dato che il Napoli sembra l’avversario meno indicato per presentars­i con un 4-2-3-1 quasi puro, ma il Trenza ora è pronto.

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