Ora la Virtus può riaprire il mercato
Ramagli nei guai, il club valuta se prendere il 4 straniero. Finora Ale aveva dato risposte positive
Oggi gli esami a cui verrà sottoposta la caviglia sinistra di Alessandro Gentile daranno un verdetto definitivo sui tempi di recupero. L’ala della Segafredo, però, difficilmente potrà tornare ad allenarsi prima di una decina di giorni. Quindi, oltre a saltare il torneo di Parma sabato e domenica, sarà improbabile anche un suo utilizzo in quello di Caserta del weekend successivo. Ieri Alessandro ha svolto le terapie del caso, dividendosi fra l’Isokinetic e la palestra dell’Arcoveggio. La caviglia sinistra è visibilmente gonfia, la classica storta patita finendo con il suo piede su quello di un compagno nell’allenamento di martedì è ancora fresca. Oggi se ne saprà di più ma, se le sensazioni verranno confermate, la data più probabile per rivederlo in campo è nella settimana che sfocerà nel Torneo di Brescia il 22 e 23 settembre, l’ultimo impegno prima dell’inizio del campionato.
Uno stop che non ci voleva a questo punto della preparazione. Intanto perché ferma la progressione di un giocatore dalla struttura fisica imponente, che si stava rimettendo in moto dopo diversi mesi di inattività e che stava lavorando per raggiungere la miglior condizione atletica possibile. Poi — se non soprattutto — dal punto di vista tecnico. Perché proprio Alessandro Gentile è il giocatore attorno al quale coach Alessandro Ramagli stava facendo le prove di assetto per capire se questo roster poteva sopportare l’assenza di un quattro americano titolare. L’ex giocatore dell’Olimpia Milano è visto come un elemento molto duttile, con capacità tecniche e fisiche tali da poter giostrare sia da guardia sia nei due ruoli di ala. Va da sé che dietro la scelta di rinunciare inizialmente a un giocatore straniero nel ruolo di quattro ci fosse la volontà di sperimentare la capacità di adattamento della squadra ai vari assetti. Ndoja è un quattro di ruolo, Rosselli lo può fare ed era proprio Gentile quello da valutare all’interno di questa operazione.
Questo stop blocca quindi questa fase di esperimenti, forse in maniera decisiva. Ramagli, nelle amichevoli fin qui disputate, ha provato diversi assetti. Quintetti molto piccoli con due playmaker (Lafayette e Stefano Gentile), o quintetti più massicci con Ale Gentile, Rosselli e Ndoja in campo assieme. Chiaro che a questo punto le prove debbano fermarsi e in società ci si interroga sulla strategia da seguire. Se i tempi di recupero di Gentile verranno confermati, ci saranno veramente i giorni contati per valutare se l’attuale assetto può essere sostenibile da questo roster. Quindi la società è davanti a un bivio. Pazientare oppure accelerare la ricerca del quattro straniero per non correre il rischio di dover fare degli esperimenti al buio quando le partite conteranno per i due punti.
Finora Gentile si era calato perfettamente nella realtà bianconera, come approccio e come qualità tecniche. Un punto di riferimento in campo con un’intesa già sviluppata con il resto del gruppo. Il suo stop impoverisce ulteriormente il roster, che già deve fare a meno di Pietro Aradori impegnato con l’Italia agli Europei (domani alle 17.30 gli ottavi di finale contro la Finlandia dell’ex Koponen). Si sta pertanto valutando se dare un’occhiata in giro alla ricerca di un giocatore che possa dare una mano in allenamento nelle prossime due-tre settimane.