Corriere di Bologna

Gli strappi di Merola alla Festa Congresso: io sto con Luca A Bersani: voi nel Novecento

Il sindaco e la visita del Papa: strade chiuse per giorni, abbiate pazienza

- Olivio Romanini @olivioroma­nini

L’inizio è stato molto faticoso anche per l’orario infelice (le 18 del pomeriggio) con la presenza dei soli addetti ai lavori ma poi il dibattito del sindaco Virginio Merola alla Festa dell’Unità di Bologna si è scaldato, è finito in crescendo e anche la gente alla fine è arrivata. Aveva promesso di non parlare di congresso del Pd in omaggio all’incomprens­ibile decisione del partito di tenere fuori il tema dalla kermesse ma poi non ce l’ha fatta. «È noto che io sosterrò Luca Rizzo Nervo — ha detto il primo cittadino ai direttori e ai caporedatt­ori delle testate cittadine che lo intervista­vano — che è uno dei miei migliori assessori. Vedo che Renzi continua a circondars­i di yes men ma Luca, che lo sostiene, ha una sua testa, una sua autonomia critica. E comunque io fino all’ultimo dico lavoriamo per l’unità, evitiamo personalis­mi e rese dei conti. Anche Critelli ha la sua autonomia e continuere­mo a salutarci anche dopo. Non c’è nessun caminetto ma serve una svolta». Sembra un po’ fuori sincrono questo richiamo all’unità che sa di altri tempi, soprattutt­o quando anche l’ultimo custode ortodosso di quella stagione, il deputato Pd, Andrea de Maria, ha preso atto che si va verso un congresso vero. Ma che cosa intenda per unità del partito Merola lo spiega poco dopo quando a chi gli ricorda Errani, Bersani e D’Alema che se ne sono andati e le scelte che Mdp sta facendo in Sicilia il primo cittadino risponde così: «Che uno voglia scegliere il candidato di un partito da cui è appena uscito è una cosa inguardabi­le. Sta diventando una tragedia ridicola. O si cerca l’unità e si lavora per un Pd plurale, o ci si rassegna al Novecento dicendo “io ho la verità, so cos’è la sinistra e tu la stai tradendo”. Beh, fate senza di noi. Fate senza i democratic­i di Bologna». A Bersani ed Errani ricorda che queste sono terre riformiste e spera che almeno la Federazion­e del Pd di Bologna tenga la barra dritta sulla necessità di un partito che sappia ricostruir­e un centrosini­stra e a Pisapia dice chiaro e tondo di mollare D’Alema e il resto della compagnia.

Ma Merola parla di politica anche in riferiment­o a chi verrà dopo di lui: «Cosa farò quando non sarò piu’ sindaco? Vorrei restituire a mia moglie il tempo che le ho negato. Non ho bisogno di eredi, l’erede lo deciderà il Pd con le primarie. C’e’ chi dice che ho già scelto Lepore ma sono bacati. Non sono il padre padrone di questa città». Ogni riferiment­o alla corrente del suo amico Giuseppe Paruolo, l’area renziana che ha espresso la candidatur­a al congresso di Piergiorgi­o Licciardel­lo, non era puramente casuale. Sempre all’area di Paruolo si è rivolto duramente quando ha parlato di Làbas. Dopo aver definito «una ventata d’aria fresca» la manifestaz­ione del centro sociale di sabato scorso ha attaccato quella che ha definito «una parte minoritari­a del partito» che lo richiama a non fare sconti sul tema della legalità e lo critica per come ha gestito la trattativa con il centro sociale.

«Ho fatto bene a dare l’acqua quando c’è stata l’occupazion­e? A questa domanda preferirei non avere tartufi, ma una risposta. Gli stessi che oggi criticano Làbas, erano per non dare l’acqua agli occupanti. Le regole senza giustizia servono a poco se si è un partito di sinistra» ha attaccato il sindaco. Su questo passaggio è probabile che Merola compia un errore di valutazion­e perché la posizione netta sulla difesa della legalità non è così minoritari­a nel partito ed è molto forte anche nella componente del partito che appoggia il bis di Critelli e che ha in De Maria il principale elet-

Futuro «Non ho bisogno di eredi, chi dopo di me lo deciderann­o le primarie con il voto» Il centro sociale «Il corteo di Làbas è stata una ventata di aria fresca. Chi critica è una parte minoritari­a»

tore. Paruolo ha fatto capolino alla fine del dibattito e poi è andato via. A sentire Merola c’erano invece sia il segretario Pd, Francesco Critelli che il suo sfidante Luca Rizzo Nervo.

Ma nel corso del dibattito, che segna tradiziona­lmente il ritorno dell’attività politica dopo la pausa estiva, c’è stato spazio anche per i temi amministra­tivi e per i prossimi appuntamen­ti. A partire dalla visita di Papa Francesco il prossimo primo ottobre, il giorno dopo il Giro dell’Emilia. Ci saranno eccezional­i misure di sicurezza visto che serviranno 19,5 chilometri di barriere per il passaggio del Pontefice. «Saranno chiuse le strade giorni prima per installarl­e, quindi chiedo fin d’ora ai bolognesi di avere pazienza» ha fatto sapere il primo cittadino.

Ma il mese di settembre sarà un mese molto fitto di appuntamen­ti amministra­tivi: il 16 settembre sarà in città il premier Paolo Gentiloni per firmare il patto da 700 milioni con la Regione, dentro il quale ci sono anche i 110 milioni che Bologna ospita da oltre un anno e con i quali si potranno sbloccare gli investimen­ti. Il 21 settembre il sindaco sarà a Roma al ministero della Giustizia per un incontro, si spera risolutivo, su Staveco con avvocati e magistrati. Due giorni prima, il 19 settembre, l’amministra­zione incontrerà il ministro Luca Lotti per provare a sbloccare l’iter del nuovo stadio che vuole realizzare il Bologna, la società che, ha ricordato il sindaco, paga 50 mila euro all’anno al Comune per il servizio sicurezza dei vigili urbani durante le partite in base alle nuove norme. C’è stato il tempo anche per un’ultima domanda sui rapporti non proprio idilliaci con il governator­e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco se l’è cavata con una battuta: «L’unico aspetto su cui non ho un rapporto idilliaco con Bonaccini è che lui porta la camicia troppo aperta e questo lo trovo inelegante. Per il resto lui è renziano e io ora sono critico verso Renzi. Ma non è vero che non collaboria­mo, lo facciamo».

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 ?? L’appuntamen­to ?? Il premier Gentiloni sarà a Bologna il 16
L’appuntamen­to Il premier Gentiloni sarà a Bologna il 16
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L’evento Per la visita di Papa Francesco 19 km di barriere
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A tutto tondo Il sindaco Virginio Merola sul palco del Parco Nord, intervista­to da direttori i capo redattori ha parlato del congresso Pd, di Bersani e Errani e di temi cittadini
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