Sul web nasce la fronda anti-Pizza per chi guiderà l’Ordine dei medici
Si scalda il clima in vista del rinnovo dell’Ordine dei medici di Bologna. Se da un lato c’è la lista del presidente uscente Giancarlo Pizza, che si presenta per il quinto mandato, dall’altro si sta formando una lista alternativa che gode già del sostegno di una petizione su Change.org, firmata da oltre 300 sostenitori. La chiamata alle urne è stata fissata per il 30 settembre e per l’1 e il 2ottobre, al voto andranno circa 9.500 tra medici e odontoiatri. E sul voto peserà anche la nota vicenda delle ambulanze del 118 che ha portato l’Ordine a sospendere nove medici. Non è una novità che Pizza ci riprovi. Lui stesso aveva lasciato aperta questa possibilità, «per concludere il lavoro svolto in questi anni», aveva detto un paio di mesi fa. Sarebbe il quinto mandato per lui che ha guidato l’Ordine negli ultimi 12 anni e che ha lanciato, anche se non ancora ufficialmente, la lista «Per i cittadini e le professionalità del medico e dell’odontoiatra». Tra i nomi in lista ci sono quelli di Luigi Bolondi, già presidente della scuola di Medicina, dell’ortopedico Maurilio Marcacci, che ha lasciato da poco il Rizzoli per andare a Milano, e dell’ematologo Stefano Pileri, anche lui partito dal Sant’Orsola verso Milano.
Sull’altro fronte si sta componendo una lista alternativa, i cui dettagli e i cui candidati saranno presentati entro la settimana. È di ieri però la petizione a sostegno, che di fatto chiede un cambiamento rispetto alla gestione attuale. Tra i sostenitori molti nomi noti della sanità bolognese, dagli universitari primari del Sant’Orsola Stefano Fanti, Giacomo Faldella, Guido Frascaroli, Maria Lia Lunardelli, Mario Taffurelli, Gaetano La Manna, Renato Seracchioli, Stefano Nava alla direttrice scientifica del Rizzoli Maria Paola Landini fino a diversi direttori dell’Ausl, da Danila Valenti a Giovanni Frezza, da Maura Coveri a Giovanni Gordini, che da direttore del dipartimento di Emergenza urgenza è stato tra quelli sospesi dall’Ordine per aver avvallato la decisione della Regione di lasciare infermieri specializzati da soli a bordo delle ambulanze, quindi facendo loro compiere atti che a dire dell’Ordine devono essere appannaggio dei soli medici. Una vicenda spinosa, per la quale si sta ancora aspettando la sentenza d’appello della Cceps, la commissione centrale esercenti le professioni sanitarie.
«È un conflitto che ha messo in difficoltà gli stessi cittadini che ricevono notizie contraddittorie», rileva il ginecologo Corrado Melega, già direttore del dipartimento Materno-infantile dell’Ausl, tra i firmatari. Tra chi si candida in questa lista c’è la pediatra Mara Morini, ora in pensione ma già direttrice del dipartimento delle Cure primarie dell’Ausl. «Vorremmo creare un’alternanza — spiega —, puntando soprattutto sui giovani. Ci piacerebbe anche riportare più gente al voto, visto che siamo fermi al 10% di partecipazione».
Camici «vip» Contro Pizza medici famosi come Faldella, Fanti, Frascaroli, Nava, Landini, Serracchioli La vicenda 118 Sul voto peserà anche la sospensione dei medici per la questione delle ambulanze Melega La vicenda dei medici sospesi è un conflitto che ha messo in difficoltà gli stessi cittadini che ricevono notizie contrastanti