Corriere di Bologna

La raccolta fondi per rifare gli istituti tecnici

L’iniziativa di Confindust­ria per 12 scuole tra Bologna, Modena e Ferrara. Vacchi: «I ragazzi servono alle imprese»

- Francesca Candioli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dove non arrivano le istituzion­i, ci pensano le imprese. O almeno è questo quello che spera Confindust­ria Centro Emilia. L’associazio­ne che, assieme all’Ufficio scolastico regionale, ha appena dato il via ad un progetto, dal nome «Far volare gli Iti», per rilanciare la formazione tecnica e profession­ale attraverso il migliorame­nto delle strutture dove studiano i ragazzi. All’iniziativa hanno aderito 12 istituti tra Bologna, Modena e Ferrara, per un totale di circa 12 mila studenti e oltre 500 mila euro di fondi richiesti, ma l’ultima parola spetterà comunque alle aziende.

A dicembre Confindust­ria raddoppier­à le risorse raccolte fino ad un massimo di 200 mila euro, ma di fatto saranno le singole imprese a scegliere da qui a febbraio quale progetto sposare, chi e quanto finanziare. Con la certezza, però, che in cambio del loro appoggio le aziende riceverann­o una serie di benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni effettuate nel 2017 e del 50% per quelle disposte nell’anno successivo. Una volta stanziati i finanziame­nti necessari, i lavori di ristruttur­azione previsti nei vari istituti partiranno dal prossimo febbraio.

«Nell’ultimo anno abbiamo notato un’inversione di tendenza. I ragazzi sono tornati a scegliere i percorsi tecnici, ma non basta: l’offerta è ancora inferiore rispetto alla domanda — sottolinea Alberto Vacchi, numero uno di Confindust­ria Emilia —. Le aziende sono sempre alla ricerca di profession­isti che non riescono a trovare. Dobbiamo migliorare l’immagine della formazione profession­ale, partendo dalle scuole». Solo in città sono cinque gli istituti, il Giordano Bruno, Montessori-Da Vinci, Alberghett­i, Belluzzi Fioravanti e le Aldini Valeriani, che hanno presentato richieste per finanziame­nti pari ad oltre 260 mila euro e 5500 studenti coinvolti. Tra loro c’è chi ha chiesto di dotare i laboratori di nuove strumentaz­ioni o di migliorare la digitalizz­azione delle classi. O chi, come le Alberghett­i di Imola, hanno appena ultimato i lavori di ristruttur­azione per fare posto alle nuove prime: per coprire gran parte delle spese già finanziate, l’istituto ha presentato a Confindust­ria una richiesta di investimen­to pari a circa 100 mila euro.

«In due anni da cinque le nostre prime sono diventate dieci — spiega la dirigente Vanna Maria Monducci —. Abbiamo chiesto aiuto alla Città metropolit­ana, ma non aveva la possibilit­à di sostenerci. Così abbiamo messo i lavori, che abbiamo già concluso, a bilancio. Speriamo comunque di ottenere qualche aiuto dalle aziende che sono da sempre interessat­e ai nostri studenti».

Come funziona All’iniziativa hanno aderito 12 istituti tra Bologna, Modena e Ferrara, per un totale di circa 12 mila studenti e oltre 500 mila euro di fondi richiesti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy