Quattordici artisti più uno per la giovane danza d’autore
Da venerdì la vetrina dei nuovi coreografi a Ravenna. Un emergente emiliano riceverà il premio «Gd’A»
Tutto inizia in un paese della bassa ravennate, Alfonsine. Nel 1994 l’associazione Cantieri Danza, cioè Monica Francia e Selina Bassini, si inventano un festival di danza contemporanea. E in quella rassegna, «Lavori in pelle», inaugurano un’osservazione delle giovani compagnie, una forma di scouting che presto si trasforma in una vetrina e produce varie forme di sostegno alla produzione e alla circuitazione. Quella esperienza pionieristica si è poi evoluta in una rete di teatri, festival, centri di residenza, che osserva in maniera capillare la nuova coreografia, la sostiene, la fa girare, con una decina di soci in Emilia Romagna, dall’Arboreto di Mondaino e Santarcangelo al Comunale di Ferrara e ai Teatri di Reggio Emilia (e ad altri), con 35 partner in 15 regioni nel network nazionale Anticorpi XL. Da noi questa scommessa sul domani incontra il sostegno convinto della Regione, che nel periodo 2010-2015 ha incrementato del 22 per cento il contributo alla danza contemporanea, di fronte a un dato nazionale del 9 per cento, con un aumento di un 12 per cento nell’ultima Legge 13. Perché la danza vuol dire un pubblico giovane e una sperimentazione continua sui linguaggi.
La rete si presenterà a breve in due occasioni. Nel festival Ammutinamenti, in corso a Ravenna a cura di Cantieri Danza, dal 15 al 17, negli spazi chiusi delle Artificerie Almagià e in vari siti della città, si vedrà la «Vetrina della giovane danza d’autore», con 14 compagnie o solisti selezionati tra 92 candidature provenienti da tutta l’Italia di danzatori o coreografi attivi da meno di cinque anni. Un secondo appuntamento ci sarà all’interno del Festival Aperto, che si svolgerà presso I Teatri di Reggio Emilia dal 15 settembre. Il 22 e il 23 si svolgerà il premio Gd’A (Giovane danza d’autore), che vedrà in gara sei artisti emersi in regione negli ultimi anni. Di fronte a una giuria di esperti si contenderanno il riconoscimento, consistente in una somma in denaro e in un premio di produzione per un lavoro futuro che sarà ospitato a Reggio e a Ferrara, Nicola Galli con Venus, Barbara Berti con I am shape, in a shape, doing a shape, Caterina Basso con Il volume com’era, Manfredi Perego con Horizon, Francesca Penzo con Why are we so f***ing dramatic?, Olimpia Fortuni con Soggetto senza titolo. Una giuria popolare sceglierà tra questi anche un lavoro da portare allo Snaporaz di Cattolica.