Sfogo di Paruolo «Merola sbaglia» Poi attacca Lepore
Il renziano attacca il sindaco sulla legalità. E boccia Lepore: «Ha i piedi in troppe scarpe»
«Sono ferito dall’attacco di Merola, pensi a non essere equivoco sulla legalità. Con la manifestazione di Làbas è nato un progetto politico alternativo al Pd: Lepore scelga con chi stare». Così Giuseppe Paruolo (Pd) replica al sindaco.
Lei è stato il principale bersaglio della prima uscita pubblica del sindaco Virginio Merola dopo l’estate alla Festa dell’Unità. Come l’ha presa?
«Sono dispiaciuto, ferito — dice il consigliere regionale Giuseppe Paruolo, ex vicesindaco, oggi consigliere regionale Pd e leader della corrente renziana Per Davvero che al congresso provinciale sostiene Piergiorgio Licciardello — Per me la differenza di opinioni è una ricchezza e mi sono sempre confrontato nel rispetto delle persone e della verità. Questo rispetto non c’è stato da parte di Virginio e questo dispiace perché con lui abbiamo condiviso tanto».
E pensare che eravate amici, anche politicamente parlando. Che è successo?
«Spero che lo possiamo rimanere. Per prima cosa Merola non ha detto la verità quando ci ha accusato di averlo criticato per aver riallacciato l’acqua agli occupanti dello stabile ex Telecom».
Veniamo al punto. Lei ha criticato il sindaco per come si è mosso nella trattativa per fare avere un nuovo posto al centro sociale Làbas dopo lo sgombero. E Merola non ha gradito. Perché pensa che il sindaco abbia sbagliato?
«Io penso che bisogna stare attenti a non essere equivoci sulla legalità. Il consiglio che vorrei dare a Merola è di fare molta attenzione a non fare passare il messaggio che promuovere occupazioni abusive possa essere una cosa positiva. E poi si dicono cose diverse in giunta». Spieghi. «Ho visto che l’assessore Matteo Lepore mette i like ai messaggi di Làbas in rete, il centro sociale che parla di cedimento dell’amministrazione».
Il sindaco ha definito una ventata di aria fresca la manifestazione di Làbas di sabato scorso.
«Qui non è in gioco la socialità di Làbas: in quella piazza sabato scorso è nato un progetto politico alternativo al Pd. Se Lepore strizza l’occhio a questi movimenti lo capisco, ma non si può tenere i piedi in troppe scarpe, quello è un progetto alternativo al nostro partito».
Ancora Lepore. Merola ha detto, e pensava alla vostra corrente, che è «da malati» pensare che l’operazione che ha portato alla candidatura del renziano Rizzo Nervo alla segreteria del partito sia fatta per portare Matteo Lepore a Palazzo d’Accursio nel 2021 perché da qui ad allora può succedere di tutto.
«Io prendo atto che è partita un’operazione trasversale che ha posto temi di merito talmente generici che non si capisce su cosa si differenzi da Critelli. Noi con la candidatura di Licciardello abbiamo posto temi di merito e non ci è stata data risposta. Sulla questione Làbas, Critelli ha taciuto come fa d’abitudine e speriamo che il congresso gli restituisca la voce ma nella cordata che appoggia Rizzo Nervo ci sono le posizioni antitetiche di Matteo Lepore e di Elisabetta Gualmini. I renziani pro-Làbas sono come i virtussini biancoblù».
Resta un tema. Ci sono molti iscritti che non comprendono l’ennesima divisione dei renziani.
«Rispondo che solo con la nostra candidatura abbiamo tenuto in alti i temi di merito».
Se nessuno prende il 50% si va in assemblea e lei sarà l’ago della bilancia: chi voterà allora tra Critelli e Rizzo Nervo?
«Ascolteremo cosa diranno».
Virginio mi ha ferito Per me la differenza di opinioni è una ricchezza Ma sulla legalità bisogna stare attenti a non essere equivoci Nella piazza che sabato manifestava per il centro sociale è nato un progetto politico alternativo al Pd a cui Lepore strizza l’occhio