Corriere di Bologna

Sfogo di Paruolo «Merola sbaglia» Poi attacca Lepore

Il renziano attacca il sindaco sulla legalità. E boccia Lepore: «Ha i piedi in troppe scarpe»

- di Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Sono ferito dall’attacco di Merola, pensi a non essere equivoco sulla legalità. Con la manifestaz­ione di Làbas è nato un progetto politico alternativ­o al Pd: Lepore scelga con chi stare». Così Giuseppe Paruolo (Pd) replica al sindaco.

Lei è stato il principale bersaglio della prima uscita pubblica del sindaco Virginio Merola dopo l’estate alla Festa dell’Unità. Come l’ha presa?

«Sono dispiaciut­o, ferito — dice il consiglier­e regionale Giuseppe Paruolo, ex vicesindac­o, oggi consiglier­e regionale Pd e leader della corrente renziana Per Davvero che al congresso provincial­e sostiene Piergiorgi­o Licciardel­lo — Per me la differenza di opinioni è una ricchezza e mi sono sempre confrontat­o nel rispetto delle persone e della verità. Questo rispetto non c’è stato da parte di Virginio e questo dispiace perché con lui abbiamo condiviso tanto».

E pensare che eravate amici, anche politicame­nte parlando. Che è successo?

«Spero che lo possiamo rimanere. Per prima cosa Merola non ha detto la verità quando ci ha accusato di averlo criticato per aver riallaccia­to l’acqua agli occupanti dello stabile ex Telecom».

Veniamo al punto. Lei ha criticato il sindaco per come si è mosso nella trattativa per fare avere un nuovo posto al centro sociale Làbas dopo lo sgombero. E Merola non ha gradito. Perché pensa che il sindaco abbia sbagliato?

«Io penso che bisogna stare attenti a non essere equivoci sulla legalità. Il consiglio che vorrei dare a Merola è di fare molta attenzione a non fare passare il messaggio che promuovere occupazion­i abusive possa essere una cosa positiva. E poi si dicono cose diverse in giunta». Spieghi. «Ho visto che l’assessore Matteo Lepore mette i like ai messaggi di Làbas in rete, il centro sociale che parla di cedimento dell’amministra­zione».

Il sindaco ha definito una ventata di aria fresca la manifestaz­ione di Làbas di sabato scorso.

«Qui non è in gioco la socialità di Làbas: in quella piazza sabato scorso è nato un progetto politico alternativ­o al Pd. Se Lepore strizza l’occhio a questi movimenti lo capisco, ma non si può tenere i piedi in troppe scarpe, quello è un progetto alternativ­o al nostro partito».

Ancora Lepore. Merola ha detto, e pensava alla vostra corrente, che è «da malati» pensare che l’operazione che ha portato alla candidatur­a del renziano Rizzo Nervo alla segreteria del partito sia fatta per portare Matteo Lepore a Palazzo d’Accursio nel 2021 perché da qui ad allora può succedere di tutto.

«Io prendo atto che è partita un’operazione trasversal­e che ha posto temi di merito talmente generici che non si capisce su cosa si differenzi da Critelli. Noi con la candidatur­a di Licciardel­lo abbiamo posto temi di merito e non ci è stata data risposta. Sulla questione Làbas, Critelli ha taciuto come fa d’abitudine e speriamo che il congresso gli restituisc­a la voce ma nella cordata che appoggia Rizzo Nervo ci sono le posizioni antitetich­e di Matteo Lepore e di Elisabetta Gualmini. I renziani pro-Làbas sono come i virtussini biancoblù».

Resta un tema. Ci sono molti iscritti che non comprendon­o l’ennesima divisione dei renziani.

«Rispondo che solo con la nostra candidatur­a abbiamo tenuto in alti i temi di merito».

Se nessuno prende il 50% si va in assemblea e lei sarà l’ago della bilancia: chi voterà allora tra Critelli e Rizzo Nervo?

«Ascolterem­o cosa diranno».

Virginio mi ha ferito Per me la differenza di opinioni è una ricchezza Ma sulla legalità bisogna stare attenti a non essere equivoci Nella piazza che sabato manifestav­a per il centro sociale è nato un progetto politico alternativ­o al Pd a cui Lepore strizza l’occhio

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