Crash, l’appello di Ara ai privati: «Date gli spazi Garantisco io»
Non solo Làbas, anche Laboratorio Crash necessita di una nuova sede. Lo sgombero agostano ha riguardato infatti anche il centro sociale di Croce Coperta, realtà parente di quella dell’ex caserma Masini, ma assai differente nei suoi svolgimenti.
Il Laboratorio che fino a ieri agiva in via del Sostegnazzo (la Prelios immobiliare dovrebbe lì realizzare uno studentato e altre attività ricettive previste dal Poc) intende continuare la propria attività e quindi rimanere in zona. E così ha avviato un primo dialogo con il territorio: da una parte cercando di individuare, in una zona votata ad attività industriale e terziaria e quindi poco abitata, capannoni e strutture inutilizzate, abbandonate e spesso frequentate inopportunamente; dall’altra con il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara.
«È così — dice Ara — ci siamo sentiti e siamo d’accordo nel fare il punto della situazione non appena avranno trovato lo spazio privato che reputano adatto. A quel punto le istituzioni, se le parti sono in sintonia, potranno fare da garante dell’eventuale contratto di locazione temporanea». L’idea, che ora va per la maggiore, è quella di replicare l’esperimento realizzato in via Stalingrado dall’associazione culturale Planimtrie Culturali che bonificò, rimise in sesto, presidiò l’ex Samp Utensili accordandosi con il proprietario per due anni con il quartiere garante dell’operazione. Lì, nella grande fabbrica abbandonata e depredata, ribattezzata Senza Filtro sono nate numerose attività.
«La strada è quella», dice Ara ripetendo ciò che in queste ore sostiene anche l’assessore Lepore. «Servono patti chiari», e Palazzo d’Accursio ha messo a punto anche la normativa per «occupazioni legali e concordate» in grado di bonificare stabilimenti abbandonati e rendere più sicure le aree intorno e con il privato che dovrà sostenere meno spese. «Per questo faccio un appello», rilancia Ara, «a tutti gli imprenditori che hanno capannoni vuoti: lasciateli temporaneamente alle associazioni che hanno bisogno di spazi, noi faremo da garanti». Laboratorio Crash potrà essere un nuovo banco di prova. «Per quanto riguarda i concerti basta mettersi d’accordo per un’insonorizzazione del nuovo spazio compatibile con il territorio e i costi. Altri problemi, pur non condividendo certe loro politiche, non ne vedo». Nel frattempo Crash rientra in città con due concerti: uno domani alle 18 in piazza Verdi, “Crash Again!” con Stato Sociale e Skiantos e l’altro il 23 all’XM24.