Corriere di Bologna

Sasha, Sale, Beli, Ettore Amarcord di Basket city nella sfida Italia-Serbia

Consolini: «Far parte della Nazionale fa tremare i polsi»

- di Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ettore Messina contro Aleksandar Djordjevic, il derby di Bologna va in scena anche nei quarti di finale dell’Europeo che mettono di fronte Italia e Serbia questa sera a Istanbul (ore 20.30, diretta Sky Sport 1). La panchina azzurra ospita l’ex leggenda virtussina, quella serba l’ex play della Fortitudo. La partita di Istanbul regala però tanti altri incroci in salsa bolognese. Sasha Danilovic, dallo scorso dicembre, è il presidente della federazion­e serba. Proprio a Istanbul, lui e Djordjevic vinsero la Coppa dei Campioni del 1992. Era l’apice delle generazion­e d’oro del Partizan, dopo quel trionfo le due stelle volarono in Italia prendendo direzioni diverse: Sasha in Virtus e Sale a Milano.

Nello staff azzurro, il ruolo di team manager è ricoperto da Roberto Brunamonti. Danilovic non ha mai negato di aver scelto la Virtus per la sua presenza e nelle interviste di questi giorni lo ha ribadito: «Per me è sempre il capitano». Sulla panchina dell’Italia, al fianco di Messina, c’è poi il fido assistente di sempre, Giordano Consolini. Un altro che ha vissuto, nello stesso ruolo, la doppietta scudetto-Eurolega del 1998 con Danilovic in campo e Messina a dirigere. «Non ci siamo mai persi di vista, Ettore ed io, ma era parecchio che non lavoravamo insieme in questo ambito — racconta Consolini al sito Virtus —. Un anno fa mi ha chiamato, ed è stato un grande onore per me, così come essere ancora qui nell’ultimo atto di questo lavoro è un orgoglio quasi indicibile. Far parte della Nazionale è qualcosa che “fa tremare vene e polsi”, come diceva il poeta. E ritrovarmi con Ettore è stato all’inizio una piacevole sorpresa, perché ormai mi occupavo di altro ma lui ha voluto che lo accompagna­ssi in questa avventura. Ritrovarci è stato magnifico».

Dall’amarcord della Virtus vincente che fu, a un presente fatto di entusiasmo, come testimonia­to dal tutto esaurito della campagna abbonament­i. A rappresent­are in azzurro la Segafredo di oggi c’è Pietro Aradori. L’uomo che insieme ad Alessandro Gentile dovrà essere il principale braccio armato della squadra di Ramagli. «Lo conosco davvero da poco, non spetta a me farne un ritratto dal punto di vista tecnico —continua Consolini —. Mi limito a dire che Pietro si è calato completame­nte nello spirito di questo gruppo, ne fa parte in modo perfetto. Ha capito e condiviso questa idea e questo modo di concepire la pallacanes­tro, che significa giocare insieme, battersi insieme e stare insieme anche oltre il parquet».

Un’altra spruzzata di bolognesit­à viene da Marco Belinelli, ex di entrambe le sponde di Basketcity e miglior marcatore fin qui dell’Italia a 17,8 punti di media con il 51,1% da tre. Anche oggi, come in ogni altra partita, i suoi compaesani si ritroveran­no alla Bocciofila di San Giovanni in Persiceto per seguire la sua partita e tifare Italia in questo quarto di finale. La vincente di questa sfida affronterà poi in semifinale la vincente di Grecia-Russia.

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Sasha Danilovic
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Giordano Consolini

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