Corriere di Bologna

C’è un bullo omofobo, solidariet­à e striscioni

A Faenza un ragazzo vittima di offese e intimidazi­oni. I compagni si schierano con lui. Il preside approva

- Enea Conti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Il Torricelli Ballardini rifiuta l’omofobia». È con queste parole che l’unico liceo statale della città di Faenza — che include gli indirizzi classico, scientific­o, linguistic­o e artistico-scienze umane — accoglierà presso le proprie quattro sedi gli studenti che varcherann­o l’ingresso degli istituti in occasione del primo giorno di lezione del nuovo anno scolastico, che come da programma inizierà domani nelle scuole di tutta la Regione. Il messaggio sarà affidato ad alcuni striscioni che un gruppo di allievi affiggeran­no sulle pareti delle quattro sedi del «Torricelli Ballardini» per esprimere vicinanza a un loro compagno di orientamen­to omosessual­e vittima di un’aggression­e nelle scorse settimane.

Il ragazzo sarebbe infatti stato in più occasioni il bersaglio degli insulti di una sua vecchia conoscenza, conditi con epiteti di cattivo gusto riferiti alla sua omosessual­ità: «Tempo fa un mio ex compagno delle elementari ha scoperto che ero omosessual­e. Ha così iniziato a prendermi di mira con epiteti offensivi in più occasioni, anche in pubblico — spiega il giovane studente — all’inizio mi sono limitato a ignorare il mio coetaneo. I problemi sono iniziati quando me lo sono trovato davanti per la terza volta. Era una giornata di fine agosto e stavo andando con il mio compagno a fare la spesa. Me lo sono ritrovato nelle vicinanze di casa e in pochi istanti sono partiti gli insulti. Ma è stato oltrepassa­to il limite, perché l’aggressore questa volta mi ha sputato addosso. Ho chiamato i carabinier­i ma ho scoperto che sarebbe stato necessario procedere alla denuncia tramite un avvocato e che l’ingiuria non si configura più come reato». Il ragazzo ha così deciso di affidare ai social un messaggio per denunciare l’accaduto.

«Ho scritto un post su Facebook anche per manifestar­e il disagio che ho provato a causa di un’aggression­e che mi ha profondame­nte turbato e umiliato — continua il giovane ho ricevuto molti messaggi di solidariet­à e l’avvocato Michele Giarratano di Bologna si è offerto di aiutarmi gratuitame­nte dal punto di vista legale». Il preside del liceo, professor Luigi Neri, ci tiene a ribadire l’impegno dell’istituto contro l’omofobia «Abbiamo promosso, anche grazie agli studenti, alcuni incontri dedicati con la partecipaz­ione di Arcigay. L’iniziativa di domani nasce dagli studenti, da parte nostra non c’è nulla in contrario se vogliono appendere degli striscioni presso le nostre scuole».

Difese A fine agosto insulti e sputi. «Volevo fare denuncia ma l’ingiuria non è più un reato» Il dirigente L’iniziativa nasce dagli studenti, da parte nostra non c’è nulla in contrario

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